Davide Rebellin, il camionista che l'ha ucciso chiede di patteggiare. La famiglia dice no: " E' recidivo"

Il giudice dovrà decidere l'ammissibilità del patteggiamento e la congruità della pena

Davide Rebellin, il camionista che l'ha ucciso chiede di patteggiare. La famiglia dice no: " E' recidivo"

Dopo la lettera in cui chiedeva perdono alla famiglia, il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin, morto a soli 51 anni mentre si stava allenando in sella alla sua inseparabile bicicletta, chiede di patteggiare. Il 63enne Wolfgang Rieke era stato estradato a luglio ed attualmente è detenuto nel carcere di Vicenza, ma quel tragico 30 ottobre 2022 era scappato cercando di sfuggire alla giustizia dopo aver investito a Montebello Vicentino il campione di ciclismo. Subito dopo averlo travolto infatti, l'autista era anche sceso dal suo tir per capire cosa fosse successo, ma non aveva chiamato i soccorsi. Anzi, era risalito rapidamente a bordo ed era ripartito verso il Brennero cercando di far perdere le proprie tracce.

La famiglia si oppone:" E' recidivo"

Proprio per il fatto che il camionista fosse recidivo, dato che era fuggito un'altra volta dopo aver causato un incidente sempre in Italia nel 2001, la famiglia di Rebellin ha preso atto della richiesta dei suoi legali ma conferma la sua contrarietà al patteggiamento con la speranza che la richiesta possa essere rigettata. La loro posizione resta ferma: il reato di cui deve rispondere Rieke è quello di omicidio stradale con l'aggravante della fuga.

Ad un anno dalla morte del campione quindi non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso. Quel che è certo è che l'udienza fissata per il 24 novembre per il giudizio immediato dell'imputato, è stata spostata al 7 dicembre giorno in cui verrà invece valutata l'ammissibilità dell'istanza presentata dai legali del camionista. Il giudice alla fine dovrà anche esprimersi sulla congruità della pena proposta: Rieke per la morte di Davide Rebellin potrebbe scontare solo 3 anni.