Davide e Sabrina riaprono: ritorna la "dolcezza" in Quartiere Firenze
A maggio un’auto era piombata all’interno della Pasticceria Marcon, obbligando i titolari del locale ad una chiusura forzata
Davide e Sabrina riaprono: ritorna la "dolcezza" in Quartiere Firenze
Il profumo delle brioches appena sfornate, i colori dei pasticcini, le risate della clientela e dello staff. Tutto questo è mancato in Quartiere Firenze da quando, lo scorso maggio, un’auto è piombata all’interno della Pasticceria Marcon, obbligando i titolari del locale ad una chiusura forzata di molte settimane. Solo il caso ha voluto che, fortunatamente, l'incidente non si trasformasse in tragedia perché tutto è accaduto di lunedì, turno di chiusura della pasticceria.
Tuttavia per Davide Marcon e sua moglie Sabrina quelli che sono seguiti sono stati mesi durissimi, che hanno messo alla prova tutto lo staff. Da poco la storica pasticceria aveva introdotto una novità: se prima il locale offriva solo qualche tavolino esterno, a settembre dello scorso anno l’ambiente è stato ampliato, cosicché gli avventori potessero sorseggiare un cappuccino e gustare un pasticcino comodamente seduti nella nuova sala interna. Proprio questo spazio ha subito ingenti danni nell’incidente, andando praticamente distrutto. Adesso che tutto è alle spalle, la prova si può considerare superata brillantemente grazie alla grande passione ed alla voglia di ricominciare. A pochi giorni dalla riapertura, Sabrina racconta come lei ed il marito hanno vissuto questo periodo nero, ma anche le bellissime emozioni provate in questi primi giorni di ritorno al lavoro e di come, nel periodo di difficoltà, gli amici e la famiglia abbiano ricoperto un ruolo fondamentale.
«Ricordo quando è arrivata la telefonata della nostra vicina di quartiere. Ci ha detto: “Una macchina è dentro la vostra pasticceria!” e poi si è messa a piangere. Ci siamo catapultati sul posto, ma nel frattempo già tutta Bassano sapeva di quello che era accaduto. Sembra impossibile, ma prima che arrivassimo lì e vedessimo con i nostri occhi, già ci erano arrivati messaggi di amici e parenti, residenti addirittura all’estero, che avevano appreso dai social quanto fosse successo. Vigili, polizia, operatori delle tv locali e tantissime altre persone accerchiavano il nostro locale: quando siamo arrivati si sono “aperte le acque” come fossimo Mosè e la gente ci guardava con occhi dispiaciuti. Potete immaginare come ci siamo sentiti quando abbiamo visto la nostra pasticceria ridotta così. La signora che ha causato l’incidente continuava a ripetere di aver perso il controllo dell’auto: dopo averle chiesto come stesse, mi sono guardata intorno e per poco non ho avuto un mancamento.
Mille emozioni ci hanno attraversato: dolore, delusione, tristezza… Sono stata io a desiderare fortemente il nuovo negozio e solo qualche giorno prima avevamo detto, parlando tra di noi, che le cose stavano andando bene. Ragion per cui ritrovarsi lì, in mezzo a quella desolazione, è stata una sensazione terribile. Non ci siamo buttati giù, però. Solamente un mese e mezzo dopo la pasticceria ha riaperto: sabato 13 luglio siamo tornati operativi e rivedere i clienti, sentirne tutto l’affetto, ci ha fatto davvero commuovere. Ringrazio il nostro staff, che ha capito la situazione e ci ha sostenuti e poi voglio dire una cosa ai clienti: abbiamo fatto posizionare all’esterno, davanti alla pasticceria, quattro fioriere da trecento chili l’una. Ora si può davvero bere un caffè e mangiare un pasticcino nella massima tranquillità!».