Ultimo grado di giudizio

Crac Banca Popolare di Vicenza, la Corte di Cassazione chiude con ulteriori sconti di pena

Altri sconti per il presidente e dirigenti di BpVi dopo il dimezzamento delle pene già deciso nel processo di Apppello

Crac Banca Popolare di Vicenza, la Corte di Cassazione chiude con ulteriori sconti di pena
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La sentenza di terzo grado dei Giudici della Corte di Cassazione dopo la chiusura del dibattimento svoltosi ieri, era attesa per la stessa giornata ed, infatti, alle 23,30 è arrivata: il presidente Gianni Zonin (in copertina) ha ottenuto un ulteriore sconto di pena rispetto al processo d'appello. La pena definitiva è di 3 anni e 5 mesi. Stessa condanna anche per l'ex vice direttore generale Andrea Piazzetta.

Crac BpVi, sconti di pena in Corte di Cassazione

L'inchiesta della procura era iniziata a settembre 2015 con perquisizioni in banca e iscrizione sul registro degli indagati dei vertici dell’istituto di credito. Il maxi processo aveva, invece, preso il via sette anni fa e vedeva alla sbarra l’intero sistema BpVi.

Ieri il collegio giudicante della Corte di Cassazione, doveva esprimersi sulle posizioni:

  • del presidente Gianni Zonin, patrocinato dagli Avvocati  Enrico Ambrosetti, Tullio Padovani, Lorena Puccetti;
  • del vice direttore generale Emanuele Giusitini, difesa dall'Avvocato Oreste Dominioni;
  • collega Andrea Piazzetta rappresentato dall'Avvocato Nicolò Bertoloni Clerici;
  • di Paolo Marin con l'Avvocato Lino Roetta;
  • del dirigente preposto al bilancio, Massimiliano Pellegrini difeso dall’avvocato Vittorio Manes.

Pellegrini, già assolto al termine del dibattimento tenutosi in primo grado a Vicenza, aveva visto sfumare l'assoluzione in Appello ed è stato quindi nuovamente chiamato a rispondere, quale dirigente responsabile dei bilanci BpVi dei, reati contestatigli.

Le accuse andavano dall'aggiotaggio, all'ostacolo degli organi di vigilanza, al falso in prospetto e nel mese di ottobre 2022, la Corte d’Appello aveva praticamente dimezzato le condanne del primo grado.

Ieri i lavori sono iniziati alle 10,00 con l’intervento del Procuratore Generale che aveva chiesto al Collegio:

  • l’annullamento, senza rinvio, di alcuni reati considerati estinti per intervenuta prescrizione;
  • l’annullamento con rinvio avanti alla Corte d’Appello di Venezia, per la posizione di Massimiliano Pellegrini;
  • il rigetto dei ricorsi dagli altri imputati per cui la procura generale ha quindi avanzato richiesta di condanna.

Terminato l'intervento della pubblica accusa, sono intervenuti gli avvocati di Bankitalia e della Consob, costituitesi parte civile.

Alle 16,30 il Collegio è entrato in camera di consiglio, per uscirne 7 ore dopo con le decisioni riportate in apertura. Alle parti lese, ora, non resterà che prendere atto delle motivazioni.

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