Comune sempre più «green»: Cassola in prima fila nella lotta per il clima
Il paese è il primo e unico in tutto il bassanese ad aver riconosciuto lo stato di crisi climatica e ambientale.
Comune sempre più «green»: Cassola in prima fila nella lotta per il clima
Cassola sempre più «green» e in prima fila nella lotta per il clima e l’ambiente. Ad oggi, infatti, è il primo e unico Comune in tutto il bassanese ad aver riconosciuto lo stato di crisi climatica e ambientale. Un’adesione che è passata attraverso la delibera di Giunta numero 172 dello scorso 20 settembre in cui si assegnano alle azioni di contrasto al riscaldamento globale «un ruolo di massima priorità all’interno della propria agenda politica».
«In un territorio che nel corso della sua storia recente ha visto più volte i cittadini mobilitarsi per la sua salvaguardia, prima contro la discarica Gie e poi contro il pericolo dell’installazione di un gassificatore e di un elettrodotto aereo, non possiamo far mancare un’attenzione speciale sui temi ambientali» dice il sindaco Aldo Maroso. «Durante il primo mandato abbiamo già fatto molto, basti pensare all’introduzione della raccolta differenziata “porta a porta” che in due anni ci ha permesso di diventare il Comune più riciclone dell’intero bacino Etra oppure all’efficientamento energetico delle scuole e degli edifici pubblici o all’adozione di un biciplan per la promozione della mobilità lenta così come all’avvio di un piano di ammodernamento dell’illuminazione pubblica».
Con la delibera da poco approvata, in sostanza, il Comune fa propri gli obiettivi della Conferenza sul clima di Parigi avviando ulteriori iniziative. L’ecobonus è una di queste che sarà riproposto con un aggiuntivo fondo di 50mila euro per contributi a fondo perduto fino a 5mila euro per interventi di efficientamento energetico, messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Sul fronte degli incentivi «green» non è tutto:
«Il nuovo regolamento edilizio prevede delle forme di sostegno o sconto per chi edifica e ristruttura secondo una logica ecosostenibile» ricorda l’assessore all’urbanistica Giannantonio Stangherlin. «Si incentiveranno le tecniche di bioedilizia e quelle di risparmio o rinnovamento energetico, le coperture e le pareti “verdi”, la piantumazione di alberi anche nelle aree private e il riutilizzo di materiale inerte non insalubre derivante dalle demolizioni».
L’attenzione all’ambiente da parte del Comune di Cassola, poi, passa anche attraverso una politica votata al contenimento del consumo del suolo e una revisione delle lottizzazioni rimaste inattuate per più di cinque anni.
«Non si può parlare di contenimento del consumo di suolo senza puntare alla riqualificazione e rigenerazione dell’esistente, dando ai privati e alle aziende una pianificazione urbanistica orientata a trasformare il territorio in uno spazio sempre più vivibile» evidenzia Stangherlin.
Altra iniziativa che l’esecutivo di Maroso ha intenzione di mettere in campo nella lotta per il clima e l’ambiente, inoltre, è la redazione di un «Green Plan» per individuare delle aree verdi da destinare alla piantumazione di nuove specie arboree e alla realizzazione di boschi e orti urbani.
«Vogliamo capire in quali zone è possibile o necessario mettere a dimora nuovi alberi che assorbano le polveri sottili e gli altri inquinanti oltre a ridurre la concentrazione di anidride carbonica» spiega l’assessore.
Quando si parla di crisi ambientale, però, non si può prescindere da quella che è la dimensione culturale. Una corretta e continua sensibilizzazione sul tema, infatti, è fondamentale per ambire e concretizzare un cambiamento di approccio. Sensibilizzazione che aumenta la sua efficacia se parte dal mondo della scuola. A Cassola, infatti, è già stato avviato un progetto che riguarda le scuole primarie e secondarie del Comune. Si tratta di un concorso rivolto agli studenti che hanno tempo fino al 31 ottobre per proporre un logo, uno slogan o un’immagine a tema ambientale da serigrafare su 1400 borracce che l’Amministrazione distribuirà entro la fine dell’anno scolastico a tutti gli studenti dell’istituto comprensivo Marconi.
«È un’opportunità per riflettere sul tema, mentre la consegna delle bottiglie è un atto concreto per ridurre il consumo di plastica e inquinare meno» dice l’assessore all’istruzione Marta Orlando Favaro.
Ultima ma non meno importante azione messa in atto per limitare il consumo di plastica è l’installazione delle «Casette dell’acqua». In primavera in piazza San Marco, nel parco di San Zeno e a San Giuseppe verranno posizionati dei distributori di acqua «del sindaco», sia naturale che frizzante.