Colto da un malore era sceso dall'auto per chiedere aiuto: sarà l'autopsia a far chiarezza sulla morte di Francesco Forner

Il 40enne che abitava a Bassano del Grappa, stava percorrendo la Pedemontana Veneta diretto verso Vicenza

Colto da un malore era sceso dall'auto per chiedere aiuto: sarà l'autopsia a far chiarezza sulla morte di Francesco Forner
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Tre comunità piangono una vita spezzata in modo così improvviso

Colto da un malore era sceso dall'auto per chiedere aiuto: sarà l'autopsia a far chiarezza sulla morte di Francesco Forner

Un malore improvviso mentre era alla guida della sua ford fiesta lunga la Pedemontana Veneta, subito dopo il casello di Montebelluna, diretto verso Vicenza. Alla guida Francesco Forner, 40 anni, orginario di Cappella Maggiore nel Trevigiano, ma Bassanese di adozione.

L'uomo si è sentito male sabato mattina verso le 7 mentre stava viaggiando a bordo della sua auto, è riuscito comunque ad accostare e a scendere dalla macchina per chiedere aiuto prima di cadere al suolo dopo aver percorso solo pochi metri. Gli automobilisti di passaggio hanno notato l'uomo a terra e si sono fermati per prestargli soccorso, ma per lui ormai non c'era più nulla da fare. L'allarme è partito immediatamente ma il 40enne, colpito probabilmente da un infarto, non dava più segni di vita.

I sanitari, arrivati sul posto con l'elicottero partito dall'ospedale di Treviso, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Presenti anche gli uomini della Protezione Civile di Montebelluna e gli agenti della Polstrada di Bassano che ora stanno indagano per ricostruire la dinamica della tragedia. Nei prossimi giorni infatti sarà disposta anche l'autopsia sulla salma del 40enne.

Francesco Forner era molto conosciuto sia nel trevigiano, dove avveva vissuto a Cappella Maggiore e Vittorio Veneto, ma anche a Bassano del Grappa dove si era traferito. Tre comunità sconvolte per questo imporvviso lutto. I suoi genitiori non sanno darsi una spiegazione: nè il padre Milo che è stato assessore ai servizi sociali dal 1998 al 2002 ed è volontario nel gruppo alpini e nel consiglio pastorale, nè la mamma Ornella, attiva in parrocchia come catechista: il figlio stava bene, non aveva probemi di salute.

 

 

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