Clandestini si gettano nel canale per sottrarsi al controllo

Erano in Italia dal 2002/2003 senza un apparente fonte di reddito e una dimora fissa.

Clandestini si gettano nel canale per sottrarsi al controllo
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Clandestini si gettano nel canale per sottrarsi al controllo

A seguito di un precedente controllo anagrafico eseguito lo scorso 6 aprile al civ. 74 di via Ponte a Bolzano Vicentino presso un immobile occupato da cittadini cinesi con attiguo laboratorio di sartoria nel corso del quale veniva identificata, tra le altre persone , L. X. donna 51ene sprovvista di qualsiasi documento d’identificazione e di valido titolo per il soggiorno nel territorio dello Stato, per il quale la stessa era stata deferita all’A.G. per il reato di cui all’art. 10 bis del D.Lvo n. 286/98 (ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato) su richiesta del Comune di Bolzano Vicentinono il 2 maggio la Polizia Locale Nordest Vicentino ha provveduto ad eseguire un ulteriore sopralluogo presso il medesimo immobile al fine di verificare l'effettiva consistenza del nucleo residente e l'idoneità degli alloggi.

Il sopralluogo è stato quindi eseguito alle 7.00 del 2 maggio da 5 agenti del Distaccamento di Sandrigo e preventivamente concordato con l'ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza.

Quando gli agenti si sono presentati alla porta dall'interno nessuno si è affacciato per lunghi minuti, ma nel frattempo tre cittadini cinesi, due maschi e una donna, usciti dal retro per sottrarsi al controllo si sono tuffati nel fossato retrostante nascondendosi sotto un vicino ponte, tutto inutile poiché due agenti posizionati a pochi metri, vista la scena hanno provveduto a fermarli, estrarli dal fosso e a riportarli in casa.

I tre fuggiaschi privi di documento d’identificazione e di valido titolo per il soggiorno nel territorio dello Stato sono stati accompagnati presso gli uffici del Distaccamento di Sandrigo e tramite un interprete sono stati sentiti. Da qui è emerso che gli stessi permangono in Italia dal 2002/2003 senza un apparente fonte di reddito e una dimora fissa.

Riscontrando nei loro confronti il reato di cui all’art. 10 bis del D.Lvo n. 286/98 (ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato), informata l' A.G. sono stati trasferiti presso Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza e presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, al fine di sottoporle ad identificazione mediante foto segnalamento ed avviare le pratiche per la loro espulsione.

Nel tardo pomeriggio a carico di L.H. maschio 45enne e Z.J. maschio 50enne è stato emesso provvedimento di espulsione da ottemperare in autonomia. Il giorno 03 maggio Z.D. donna 50enne è stata accompagnata dalla Polizia Locale a Roma presso il C.P.R. (Centro di Permanenza per i Rimpatri) per il proseguo dell'iter d'espulsione.

Al proprietario dell'immobile J.K. maschio 49enne è stato contestato il reato di cui all' art. 12 del D.Lvo n. 286/98 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina oltre all'apertura di altri procedimenti amministrativi per violazioni sulle norme legate all'ospitalità e di carattere urbanistico.

Infatti all'interno dello stabile oltre al nucleo di 6 residenti è risultato vivano stabilmente altre tre persone mai dichiarate (cui vanno aggiunti i tre clandestini anzi detti) quando l'alloggio ne può ospitare massimo 6.

 

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