A Vicenza

Chiede di essere abbattuto l'unico condominio che causa TAV non dovrebbe essere abbattuto

Cantiere per il Treno ad Alta Velocità e insoliti risvolti: non sempre gli espropri sarebbero sgraditi, anzi

Chiede di essere abbattuto l'unico condominio che causa TAV non dovrebbe essere abbattuto
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Il cantiere per il passaggio del Treno ad Alta Velocità sta per essere allestito, ma a Vicenza, dove contrarietà aveva già trovato in ordine agli abbattimenti ed espropri previsti dal piano, ora rischia di trovare la contrarietà anche di chi espropriato non sarà.

A Vicenza, infatti, gli abitanti del civico 27 di via Boccherini, unico immobile a non dover soccombere tra tanti vicini, attendono una risposta non tanto per scampare all’esproprio, quanto invece per essere espropriati.

Futuro incerto

Già si immaginano la vita grama di quando il cantiere si animerà tutt’attorno con demolizioni, rumori, vibrazioni prima di venire definitivamente riparati dal Tav da pur impattanti barriere antirumore, unica difesa tra loro ed i binari, tanto che non è previsto che gli rimanga neppure l'orto.

Al pensiero di trovarsi con il treno che sfreccia sottocasa, solo per essersi trovati appena, appena fuori dalle mappe degli espropri, non riuscendo neanche ad immaginare come cambierà la loro vita una volta completata l’opera, gli abitanti della palazzina al civico 27 di via Boccherini, se la vedono proprio brutta.

Mentre tutte le altre case intorno a loro sono nell’elenco di quelle da espropriare per l'abbattimento, molti che le abitavano sono già partiti ed altri si stanno attrezzando alla bisogna, ma la loro palazzina di cinque appartamenti no: resterebbe là.

Ci si può ancora opporre?

Cosa potrebbe tornare loro utile a questo punto dell'iter, dopo che hanno presentato le loro rimostranze non appena pubblicato il progetto definitivo?

Gli interessati hanno già avuto un incontro con il Comune e una rappresentanza di Iricav2, incaricata dei lavori del secondo stralcio del TAV, assistiti dall’avvocato Giovanni Trivellato che anche noi abbiamo sentito.

Avvocato, abbiamo letto che pur essendo già stato presentato il progetto definitivo, in fase di redazione dell'esecutivo si potrebbe anche intervenire per sanare questa situazione?

Effettivamente è in sede di redazione del progetto definitivo che solitamente vengono valutati   gli aspetti in materia di espropri e, quindi, l’iter sarebbe già andato oltre, ma in questo caso ritengo sia fondato aspettarsi che sia presa in considerazione.

Una raccomandazione in questo senso, inaffti, era stata fatta d proprio dal Commissario Straordinario Vincenzo Macello che rinviava alla successiva fase di progettazione esecutiva ed acquisizione aree, la valutazione su possibili situazioni nelle quali emergessero presupposti effettivi ed oggettivi per procedere ad eventuali richieste di acquisizione o demolizione di edifici solo parzialmente toccati dal piano.

Quando, cioè, quelli risultassero di disagevole utilizzazione, ovvero – come sottolineato anche dal Comune - si rendessero necessari considerevoli lavori per disporne l’utilizzo.

Le risulta che ci siano dei precedenti che possano soccorrere gli abitanti del civico 27?

Questo magari no, ma certamente nella fattispecie i casi concreti sembra siano appena due. Speriamo che anche questo torni utile alle scelte che RFI e Iricav2 dovranno fare.

Commenti
CITTADINO

In caso di abbattimento i cospicui risarcimenti sarebbero graditi.

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