Assurdo

Cerca di abbordare una ragazza ma lei non ci sta: la insegue in auto e la sperona

Il colpevole, un 41enne, è stato denunciato per lesioni e per omissione di soccorso

Cerca di abbordare una ragazza ma lei non ci sta: la insegue in auto e la sperona
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Lo scorso mercoledì 6 ottobre, verso le 23, la polizia locale, su richiesta della Questura di Vicenza, è intervenuta in un parcheggio di viale San Lazzaro per il rilievo di un incidente ai danni di una 27enne, da parte di un 41enne, P.D. che l’aveva seguita, a bordo della sua auto, dalla Riviera Berica.

Cerca di abbordare una ragazza ma non ci sta: lui la insegue in auto e la sperona

Dopo vari tentativi di approccio, non corrisposti né incoraggiati dalla ragazza, l’uomo, intimato di allontanarsi da un conoscente della 27enne chiamato in aiuto, prima di fuggire ha colpito in retromarcia con forza l’automobile della ragazza, provocandole lesioni guaribili in 15 giorni.

Durante le manovre per uscire dal parcheggio, inoltre, il 41enne ha danneggiato altri veicoli in sosta ed un palo metallico, per poi fuggire rapidamente in direzione centro storico.

Grazie alle testimonianze e agli elementi raccolti, tra cui anche alcune parti incidentate dell’auto, gli agenti sono rapidamente risaliti non solo al modello del veicolo ma anche alla targa, individuando, così, il proprietario del mezzo.

La 27enne finisce in ospedale, il 41enne è stato denunciato

A seguito di ricerche nella zona, l’auto del 41enne è stata trovata parcheggiata, con danni compatibili con il racconto della giovane e dei testimoni, ad un chilometro di distanza dal luogo dell’incidente. L’autore dei fatti è stato rintracciato dagli agenti all’interno di un bar.

Interrogato dalla polizia locale, l’uomo ha confermato quanto accaduto. Nel frattempo la 27enne è stata accompagnata dagli agenti al pronto soccorso dove le sono stati riscontrati traumi guaribili in 15 giorni.

Il 41enne sarà denunciato per lesioni nei confronti della giovane e per omissione di soccorso a seguito della fuga dopo l’incidente.

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