Candidatura Monte Grappa Riserva della Biosfera Mab Unesco: tutto in un dossier
Il territorio incluso nella candidatura è stato definito in stretto confronto con le amministrazioni interessate e comprende 25 Comuni fra le Province di Treviso, Belluno, Vicenza.
E’ il frutto di un percorso biennale in cui si sono realizzate diverse attività di animazione territoriale, di analisi e ricerca documentale, di attività di costruzione di rete.
Stamattina la presentazione
Un corposo e articolato documento, che riflette le caratteristiche del territorio e descriverà le peculiarità dell’area ai tecnici internazionali che valuteranno l’opportunità dell’inserimento del Monte Grappa nella rete MAB (Man and Biosphere), UNESCO. Questo è il Dossier per la candidatura del Monte Grappa a Riserva della Biosfera secondo il programma MAB UNESCO: frutto di un percorso biennale in cui si sono realizzate diverse attività di animazione territoriale, di analisi e ricerca documentale, di attività di costruzione di rete. Infatti la “nomination form” (“modulo di candidatura”), che sarà inoltrato entro il 15 dicembre 2020 all’UNESCO a Parigi tramite il Comitato MAB Nazionale, è anche il risultato di oltre 30 incontri pubblici, 95 riunioni tecniche, moltissime attività partecipative, tra cui il concorso per gli istituti scolastici e la consultazione partecipata sul documento di indirizzo. La trasmissione del Dossier di candidatura è sicuramente una tappa fondamentale del percorso, coordinato dall’IPA – Intesa Programmatica d’Area “Terre di Asolo e Monte Grappa”, per il riconoscimento del Monte Grappa tra i siti parte del network del programma MAB.
Il territorio coinvolto: 25 comuni interessati
L’area proposta come Riserva della Biosfera copre una superficie di 66.067,3 ettari e include interamente il Massiccio del Grappa, le aree pedemontane che lo circondano e, verso sud, anche le colline e l’alta pianura che lo collegano con la pianura Padana. Il territorio incluso nella candidatura a Riserva della Biosfera è stato definito in stretto confronto con le amministrazioni interessate e comprende 25 Comuni fra le Province di Treviso, Belluno, Vicenza: Alano di Piave, Arsiè, Asolo, Bassano del Grappa, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cornuda, Feltre, Fonzaso, Fonte, Maser, Monfumo, Mussolente, Pedavena, Pederobba, Pieve del Grappa, Possagno, Pove del Grappa, Quero-Vas, Romano d’Ezzelino, San Zenone degli Ezzelini, Seren del Grappa, Solagna e Valbrenta. Il documento contiene la dettagliata descrizione delle peculiarità del territorio e degli ambiti di attività che corrispondono ai requisiti per l’adempimento delle tre funzioni di una Riserva della Biosfera.
- Prima funzione: conservazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e delle variazioni genetiche.
- Seconda: promozione di uno sviluppo economico e umano socialmente, culturalmente ed ecologicamente sostenibile.
- Terza: supporto logistico a progetti di formazione e di educazione ambientale, ricerca e monitoraggio relativi a questioni locali, regionali, nazionali e globali di conservazione e sviluppo sostenibile.
Come emerge nel Dossier, l’area della Riserva della Biosfera Monte Grappa è caratterizzata dalla peculiarità del Monte Grappa di essere “ponte bio-ecologico” tra la pianura padana e l’arco alpino sud orientale; punto di unione-divisione e quindi di equilibrio e scambio tra climi, ecosistemi, culture ed economie. Composta da un insieme di “mosaici ecologici” caratteristici da una parte della fascia dell’alta pianura e dei colli, costellata da insediamenti urbani e da aree vocate all’artigianato e all’agricoltura e, dall’altra, dalla componente prealpina, con la parte sommitale del Massiccio del Grappa caratterizzata anche da elevati gradi di naturalezza, confermandosi una zona significativa per la conservazione della biodiversità ecologica.
“La Riserva della Biosfera Monte Grappa” – come descritto nel dossier – possiede quindi sia le caratteristiche di “presenza antropica”, che le importanti “peculiarità naturalistiche”, tali da poter farlo diventare un vero e proprio “laboratorio di sviluppo sostenibile, in grado di combinare la funzione di conservazione attiva dei valori ecologici del territorio, con la valorizzazione delle sue specificità, della sua storia e delle attività tradizionali, innovandole in una nuova dimensione di sviluppo sostenibile.”
Tre aree individuate nel progetto
Il progetto articola una zonizzazione che organizza il territorio in tre aree. Le “Aree Core” (“Aree Nucleo”), concentrate sulla parte sommitale del Massiccio, rientrano in un’area già soggetta ad un grado di tutela significativo, ovvero la SIC ZPS IT3230022 “Massiccio del Grappa” e sono state scelte anche in virtù del loro valore simbolico nello sviluppo culturale e sociale. Vocate alla protezione attiva a lungo termine e scelte per la relazione che attorno ad esse vi è tra uomo e biosfera soprattutto negli ambiti dell’alpeggio, della memoria storica legata alla prima e seconda guerra mondiale e del turismo naturalistico. Si articolano poi le “Aree Buffer” (“Aree Cuscinetto”), che circondano e proteggono le “Aree Core” e sono soggette allo stesso grado di tutela.
È infine prevista una “Area Transition” (“Area di Transizione”) esterna, delimitata a ovest e ad est dai fiumi Piave e Brenta, che include decine di insediamenti urbani, alcuni anche assai sviluppati, in cui troviamo scuole, esercizi commerciali, servizi alla persona, aree artigianali, strutture vocate al turismo ed estese aree agricole e rurali. In quest’area in particolare verranno promosse e sviluppate pratiche di gestione sostenibile delle risorse. Il documento di candidatura entra inoltre nello specifico dei diversi aspetti che contraddistinguono le specificità territoriali del Monte Grappa: le caratteristiche della “regione biogeografica” dell’area, l’uso del suolo e la rete viaria e sentieristica, le regole di utilizzo del territorio, la popolazione, i principali insediamenti storici e culturali, le tradizioni locali, gli eventi storici di cui il Grappa è il custode. E ancora le caratteristiche biofisiche, le zone bioclimatiche e i servizi ecosistemici dell’area interessata. Viene inoltre riassunto il percorso di condivisione sul territorio realizzato tramite una diffusa azione di consultazione e di coinvolgimento delle comunità locali e dei loro portatori di interesse. Viene poi delineato il modello di “governance” della futura Riserva della Biosfera, che sarà curata da un Comitato di Gestione, composto da 31 rappresentanti pubblici e privati e la cui attività sarà supportata dall’Assemblea Consultiva, stimolata da un Comitato Tecnico Scientifico e guidata operativamente da una Cabina di Regia.
Il documento delinea infine in maniera approfondita le strategie progettuali che verranno sviluppate nel rispetto delle tre funzioni della Riserva della Biosfera (Conservazione, Sviluppo e Funzione Logistica). Sono inclusi nel dossier – che ne riserva lo spazio per la valorizzazione attraverso dei “box” dedicati – gli oltre 152 progetti già in atto, che sviluppano concrete azioni di sostenibilità e che sono stati concretizzati da 76 diversi soggetti attivi nel territorio. Il Dossier, nella parte dedicata alle lettere di “endorsement”, raccoglie le manifestazioni del sostegno alla candidatura espresse da 89 tra stakeholder pubblici e privati del territorio tra cui spiccano la Regione Veneto, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, le CCIAA di Treviso, Belluno e Vicenza, ma anche numerose organizzazioni espressione delle comunità e della società civile. Dopo la presentazione pubblica del Dossier di candidatura, i Consigli comunali dei 25 Comuni coinvolti saranno chiamati ad approvare e sottoscrivere il Dossier, formalizzando definitivamente la loro adesione alla candidatura. La presentazione ufficiale al pubblico del Dossier di candidatura del Monte Grappa a Riserva della Biosfera MAB UNESCO avverrà venerdì 2 ottobre, alle ore 20.30, nella Sala Hangar della Fornace dell’Innovazione ad Asolo. L’incontro è aperto a tutti, previa iscrizione obbligatoria.