Campagna vaccinale in Veneto parte tra il 5 e l’ 11 novembre
Sono state comprate 864.000 dosi. Lanzarin: "Vaccinarsi evita sofferenza e decessi".
Campagna vaccinale in Veneto parte tra il 5 e l’ 11 novembre
Campagna vaccinale in Veneto parte tra il 5 e l’ 11 novembre. Prenderà ufficialmente il via tra il 5 e l’11 novembre prossimo la campagna vaccinale della Regione Veneto contro l’influenza 2019-2020, accompagnata anche da una sensibilizzazione via web e social accompagnata dallo slogan “Proteggi chi Ami. Vaccinati contro l’influenza”.
La Direzione Regionale Prevenzione ha già provveduto all’approvvigionamento di oltre 864.000 dosi, in buona parte già distribuite alle Ulss, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute. L’anno scorso, per rispondere alle richieste, ne furono usate 784.000: un dato positivo, perché il più alto delle ultime 7 stagioni, con circa 14.000 vaccinati in più rispetto alla stagione precedente.
“Ciò nonostante – fanno notare i tecnici regionali – anche nel 2018-2019 sono state segnalate ben 400 complicanze, con 100 persone che hanno sviluppato patologie gravi e con oltre 30 decessi collegabili al virus”.
“Gli esperti nazionali – dice l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – sono concordi nel definire aggressiva la nuova influenza. Per questo, pur nella soddisfazione per la crescita di adesioni registrata l’anno scorso, rivolgo un forte appello a tutti i cittadini, a cominciare dalle categorie a rischio, a vaccinarsi. I numeri delle complicanze testimoniano come si sia ogni anno di fronte a una malattia da non sottovalutare, e la vaccinazione può evitare molte sofferenze e il dolore di decine di decessi. Mi rivolgo anche a tutti gli operatori del sistema sanitario, perché siano i primi ad aderire, dando così il buon esempio”.
Il non facile obbiettivo da raggiungere, posto dal piano sanitario Nazionale, è di raggiungere il 75% di tutti i soggetti a rischio e della popolazione con più di 65 anni.
La campagna viene realizzata dai Servizi Igiene e Sanità Pubblica delle Ullss, in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, che si trovano nella posizione ideale per conoscere i bisogni di salute dei loro assistiti e offrire loro attivamente la vaccinazione, e con i Pediatri di Libera Scelta, preziosi per consigliare la vaccinazione ai bimbi che presentano condizioni di rischio.
Le categorie a rischio
Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono:
1. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza.
2. Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.
3. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
4. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
6. Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).
7. Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso la loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e altre categorie).
9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento e trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti).
10. Donatori di sangue E’ previsto, inoltre, che la vaccinazione antinfluenzale sia offerta attivamente e gratuitamente, da parte dei datori di lavoro, ai lavoratori particolarmente esposti per l’attività svolta, anche al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata a tutti gli operatori sanitari, in particolare a quelli che prestano assistenza a pazienti con maggior rischio di complicanze e che lavorano nei reparti a più elevato rischio di acquisizione e trasmissione dell’infezione, quali pronto soccorso, terapie intensive, oncologie, ematologie, cardiologie, chirurgie, pediatrie, neonatologie, residenze sanitarie assistenziali. Le persone non appartenenti a categorie a rischio che intendano vaccinarsi contro l’influenza stagionale, possono rivolgersi al proprio distretto sanitario di appartenenza per ricevere il vaccino ad un prezzo agevolato (pari a 10 euro). Il vaccino antinfluenzale è infatti indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.