Nella mattinata di giovedì 18 settembre 2025, abbiamo riferito di come gli operai, che si apprestavano ad aprire in cantiere in ristrutturazione alla Bertesinella di Vicenza in via Guido Rossa 22, abbiano avuto l’amara sorpresa di imbattersi nel cadavere di un uomo.

Si trattava del cadavere di tale Carlos Turra, 36enne, con precedenti per rapina e pena scontata lo scorso marzo, che viveva al primo piano dello stesso condominio in via di ristrutturazione, assieme ad altro soggetto che è stato poi sentito in Questura.
Poiché il corpo presentava ferite alle braccia ed alla testa e nell’appartamento vi erano tracce di sangue – come avrebbe riferito la madre della vittima, per la quale potrebbe non trattarsi di morte naturale – è stata disposta l’autopsia.
La morte del Turra è stata accertata dal medico del Suem, giunto dopo che, alle 8:20, gli operai avevano chiamato i soccorsi.
Il ritrovamento
Per ora, gli inquirenti nulla lasciano trapelare se non il fatto che per loro nessuna ipotesi è esclusa, neppure l’omicidio.
Se poi si sia trattato proprio di omicidio, piuttosto che di un gesto estremo o di un incidente, lo diranno le indagini.

Quando hanno trovato il Turra, gli operai pensavano che stesse dormendo nel vano del generatore e non potendo accettare estranei in cantiere, hanno avvertito il responsabile ed hanno scoperto che l’uomo non dormiva.
Avvio delle indagini
Un’ora più tardi è arrivato il personale sanitario, ma per Carlos Turra già non c’era più nulla da fare. Quindi è stata chiamata anche la Questura, intervenuta con Poliziotti, esperti della Polizia scientifica e Squadra mobile e medico legale che, coordinati dal Pubblico Ministero Giovanni Pipeschi, hanno cominciato a fare tutti i rilievi del caso.

Quando, con l’aiuto della madre della vittima, i Poliziotti hanno tentato l’accesso all’appartamento, ad aprire è stato un uomo che ha riferito di aver preso in affitto una stanza dal Turra ma di non avere sue notizie.
I precedenti del Turra
Come accennato in apertura, Carlos Turra aveva finito a marzo di scontare la pena per rapina commessa nell’ottobre 2019, ai danni di un soldato statunitense.
Assieme a due complici il 5 ottobre 2029, appunto, aveva aggredito il militare per rubargli l’iPhone e nel parapiglia gli avevano rotto uno zigomo.
Per quei fatti, Carlos Turra era in carcere da gennaio 2023.