circonvenzione di incapace e omicidio aggravato

Avvelena la prozia 80enne per "spillarle" il patrimonio di 500 mila euro

Indagata per la morte di Maria Basso la pronipote, che aveva costretto l'anziana a mangiare pietanze solide nonostante si nutrisse solo di omogeneizzati

Avvelena la prozia 80enne per "spillarle" il patrimonio di 500 mila euro
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La pronipote di Maria Basso, 80 anni e pensionata in una casa di riposo di Asiago, è stata arrestata per l'omicidio dell'anziana: la parente l'aveva avvelenata con cibo non consono alle sue condizioni di salute per accaparrarsi il suo patrimonio da mezzo milione di euro. L'accusa è di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

Avvelena la prozia 80enne per "spillarle" il patrimonio

Voleva intascare il patrimonio di 500 mila euro della prozia una pronipote che, l'11 dicembre 2022, avrebbe avvelenato l'80enne Maria Basso.

L'anziana era solita alimentarsi solo con omogeneizzati, ma la malfattrice le aveva fatto ingerire del cibo solido, spaghetti in particolare. In questo modo, il decesso sarebbe stato ricondotto a cause naturali. 

Tuttavia, oggi 22 febbraio 2024 la parente della vittima è stata arrestata dai Carabinieri della stazione di Aci Castello, in Sicilia, con il supporto dei militari dell'Arma della compagnia di Acireale e di Asiago.

La donna è stata posta ai domiciliari, con l'uso del braccialetto elettronico, accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

La dinamica dei fatti

La vicenda prende il via il 4 settembre 2022, quando Maria Basso, originaria di Bassano e da qualche anno ospite alla casa di riposo "Giovanna Maria Bonomo" di Asiago, decide di riunire la sua famiglia, sia i parenti vicentini che quelli materni che si sono trasferiti in Sicilia, per festeggiare il suo compleanno.

Con l'occasione Maria conosce Paola Pepe, sua seconda cugina che poi tornerà più volte con il compagno a trovare l'anziana. Il 1° dicembre 2023 la svolta: la coppia torna per portarla fuori a pranzo, ma dal quel momento la Basso non farà più ritorno alla casa di riposo.

La direttrice, la sera, non vedendo rientrare l'ospite nella struttura contatta i parenti che prima raccontano che l'anziana ha voluto passare la notte fuori e poi, il giorno dopo, le inviano una lettera in cui spiegano che d'ora in poi Maria Basso li seguirà in Sicilia dove si prenderanno cura di lei.

Ecco che con il passare dei giorni sembrerebbe delinearsi anche la motivazione di tanta sollecitudine nel voler accudire la lontana parente. Maria Basso nella sua vita aveva accumulato un bel gruzzoletto, circa 500mila euro, che per sua volontà erano stati destinati ad un istituto salesiano di Milano.

Improvvisamente, però, al lascito depositato presso il notaio Muraro di Marostica ne spunta uno nuovo in cui l'unica beneficiaria è proprio la pronipote della Basso.

Nonostante ciò, pochi giorni prima del decesso, sono state fondamentali le acquisizioni delle dichiarazioni dell'anziana. Si è evinto che la Basso era stata a pranzo fuori con la lontana parente, la quale le aveva offerto un piatto di spaghetti e un dolce. Quando quando lei, invece, poteva assumere soltanto omogeneizzati.

A seguito di questo evento, c'è stato poi la degenerazione del quadro clinico che ha portato fino alla morte.

La denuncia dei parenti e l'intervento della procura di Vicenza

I parenti veneti, colti di sorpresa per il decesso dell'80enne, hanno sporto denuncia convinti anche la vittima non fosse d'accordo per questo cambio repentino di vita.

Sulla base delle accuse dei parenti di Asiago, la procura di Vicenza ha disposto l'autopsia sul corpo di Maria Basso e ha aperto un fascicolo.

Si arriva ad oggi, 22 febbraio 2024, quando la pronipote viene arrestata per circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

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