Atti vandalici alla scuola primaria di San Giacomo di Romano

Il dirigente scolastico scrive alle famiglie.

Atti vandalici alla scuola primaria di San Giacomo di Romano
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Atti vandalici alla scuola primaria di San Giacomo di Romano

La notte scorsa alcuni vandali hanno deturpato le pareti esterne della scuola Primaria di San Giacomo. Si tratta dell’ennesimo atto di vandalismo ai danni di una scuola comunale (nel recente passato era stata presa di mira la scuola Secondaria di Primo Grado di San Giacomo)  di fronte al quale il dirigente scolastico, Antonio Maria Bianchin, ha voluto inviare una lettera a docenti, personale Ata e alle famiglie dei ragazzi che frequentano la scuola.

La lettera

"Come certamente saprete da quest’estate alcune persone stanno, ripetutamente, realizzando delle scritte sui muri e finestre perimetrali della Secondaria e, ora, anche della Primaria di San giacomo. E’ superfluo affermare che sono scritte brutte e senza nessun “messaggio” da riferire: basta leggerle. Il Comune si è adoperato già più volte per effettuare una pulizia, ma sono interventi che, finora, hanno avuto solo l’effetto di una “pulizia della lavagna”. Gli interventi che vorrà fare nel prossimo futuro saranno sicuramente doverosi ma anche costosi. Uno spreco di soldi che avrebbero potuto essere destinati per l’aiuto ai progetti della scuola o per famiglie bisognose. Alla scuola però compete veicolare messaggi di educazione e rispetto per le cose mie e degli altri. Che fare quindi? Invito, prima di tutto, gli insegnanti di lettere o arte di tutte le classi ad effettuare “un giro” della scuola e commentare poi insieme ai ragazzi la natura delle scritte. Si dedichi prima però una lezione alla Street art, alle opere di Banksy e ai messaggi, anche positivi, che tali forme di protesta o disagio possono diffondere. Bisogna che i ragazzi imparino a distinguere l’arte o la protesta dalla maleducazione. In un’epoca social dove si comunica tutto a tutti, il problema della “comunicazione”, soprattutto di disagio interiore, non è stato risolto, anzi. Ai genitori. Se riuscite, parlate in famiglia di queste forme di protesta: che sia un momento di dialogo. Episodi come questo possono essere uno stimolo per un confronto di opinioni: i ragazzi, per quanto piccoli, hanno una loro opinione. Rispettiamola e valorizziamo assieme il fatto che stanno crescendo e iniziando ad avere una loro autonomia di giudizio, ciascuno in base all’età che ha. A tutti dico in modo accorato. Difendiamo con forza il rispetto che si deve avere per “le cose degli altri”, soprattutto se di tutti. Difendiamo con forza il rispetto che bisogna avere per la scuola. Difendiamo con forza la bellezza e la pulizia dei luoghi dove i nostri bambini trascorrono una parte importantissima della loro vita. Difendiamo con forza il rispetto per la Cultura, per l’Educazione, per la Bellezza e per la Tutela del nostro patrimonio ambientale.

Cordiali saluti.

Il Dirigente Scolastico Antonio Maria Bianchin"

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