Agguato padre Christian, tra gli assalitori tre preti: temevano di perdere potere con l'arrivo del "vescovo bianco"
Gli altri sono laici con diverse responsabilità a livello della Chiesa locale.
Sono dodici le persone ritenute responsabili dell'agguato al vescovo vicentino Christian Carlassare: tre di loro sono preti della diocesi. La svolta nelle indagini è avvenuta grazie al ritrovamento del cellulare di uno degli aggressori.
Agguato a padre Christian Carlassare, tra i 12 arrestati anche 3 preti della diocesi
Sono 12 le persone arrestate ieri mattina, martedì 27 aprile 2021 a Rumbek, in Sud Sudan, tutte accusate a vario titolo di essere coinvolte nell'agguato al giovane vescovo Christian Carlassare. A riferirlo, dopo l'agenzia d'informazione Aci Africa anche Nigrizia, il portale dei missionari comboniani di cui fa parte lo stesso Carlassare.
Tra i soggetti spicca il nome del coordinatore diocesano John Mathiang, mentre gli altri sono preti della diocesi. I restanti, invece, sono laici con diverse responsabilità a livello della Chiesa locale.
Gli arresti sono stati possibili grazie al ritrovamento del cellulare che sarebbe caduto a uno degli assalitori durante l'agguato, e che padre Carlassare, colpito alle gambe, avrebbe involontariamente nascosto cadendovi sopra. In quiesto modo, confrontando i tabulati telefonici, si è risalito ai responsabili.
Per ora il movente dell'attentato è ancora avvolto nel mistero: secondo quanto è stato possibile ricostruire, però, l'agguato era stato pianificato. Pare, infatti, che i preti coinvolti volessero "spaventare" padre Carlassare per impedirgli l'ordinazione a vescovo. I prelati locali, infatti, avrebbero paura di perdere potere con la presenza sul territorio del "vescovo bianco".