Saluto romano alla commemorazione dell'eccidio di Schio nel 2022, assolti i 12 imputati

Nella giornata di venerdì 6 settembre 2024, il tribunale di Vicenza ha deciso per l'assoluzione dei 12 imputati sotto accusa per aver fatto il saluto romano durante la commemorazione dell'eccidio di Schio dello scorso 10 luglio 2022 (in copertina: immagine di repertorio).

Saluto romano commemorazione eccidio di Schio, assolti in 12

La pm Serena Chimici contestava per i 12 imputati, che in occasione della commemorazione dell'eccidio di Schio del 10 luglio 2022 fecero il "saluto romano", al grido di "presente", la violazione dell'articolo 5 della Legge Scelba e cioè quella relativa a "manifestazioni usuali del disciolto partito fascista". Per il gup del tribunale di Vicenza, però, non è stato rilevato un concreto pericolo all'ordine pubblico e per questo motivo ha scelto per l'assoluzione.

Recepita l'impostazione difensiva dell'avvocato Gabriele Bordoni, legale di nove imputati, il quale ha segnalato pronunce della Cassazione su casi analoghi, citando in particolare le Sezioni unite del 17 aprile 2024. Tale orientamento di giurisprudenza consolidato afferma che per avere rilevanza penale le condotte devono rappresentare un concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista, mentre vanno esclusi contesti di rievocazione o commemorazione, incapaci di integrare quel rischio.

Già in passato c'era stata un'assoluzione di questo tipo a Vicenza che aveva riguardato attivisti che parteciparono al "rito del presente" sempre per l'eccidio di Schio nel 2019. Medesimo risultato anche a Pavia (Lombardia) per i fatti del 2016, dove in quel caso il saluto romano fu legato alla commemorazione di un militante morto.