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Asinella per la pet therapy ferita a colpi di fucile: animalisti stanchi di questi "incidenti"

Ricordate la vicenda che vi abbiamo raccontato? Ecco gli sviluppi...

Asinella per la pet therapy ferita a colpi di fucile: animalisti stanchi di questi "incidenti"
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Cacciatori sparano a pochissima distanza da un centro di riabilitazione dove si pratica la pet therapy, ferendo un’asinella e rischiando di colpire gli utenti della struttura. Rosati: “Abbiamo sporto denuncia contro ignoti e speriamo che qualcuno possa dare informazioni utili. In ogni caso, è necessario fermare il Governo che vuole dare il via libera al Far West consentendo la caccia ovunque e in qualunque momento. Già con le regole vigenti i cacciatori sono un pericolo per tutti, figuriamoci se legittimati a sparare nei centri urbani”.

Asinella per la pet therapy ferita a colpi di fucile: animalisti stanchi di questi "incidenti"

Il fatto è avvenuto all’inizio di novembre, ma è comparso sulla stampa solo negli ultimi giorni. Durante una mite giornata autunnale, gli utenti di un centro di riabilitazione dove si pratica la pet therapy nella provincia di Vicenza si stavano godendo il sole all’aria aperta quando da distanza molto ravvicinata sono stati esplosi dei colpi di fucile.

I pallini hanno raggiunto la struttura e le persone sono riuscite a rifugiarsi all’interno, ma un’asinella che era con loro è stata colpita al muso e ha iniziato a correre spaventata. Ci è voluto del tempo per calmarla e, fortunatamente, constatare che i colpi l’avevano ferita ma in modo non troppo grave. Purtroppo non è stato possibile identificare i responsabili di questo gravissimo episodio.

“Ecco l’ennesimo episodio di violenza gratuita dei cacciatori, l’ennesimo ‘incidente’ di caccia che poteva finire in tragedia”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Che poi non ha più senso chiamarli incidenti, vista la frequenza con cui si verificano. Come sempre dettati dall’insofferenza alle regole che hanno tanti amanti della cosiddetta arte venatoria e dal fatto che sanno di restare sostanzialmente impuniti, senza assumersi minimamente la responsabilità dei danni che fanno.

L’episodio del centro di riabilitazione è gravissimo e solo per un caso fortuito l’asinella e le persone presenti non sono state ferite in modo grave. Noi di LNDC Animal Protection abbiamo sporto denuncia contro ignoti e speriamo che qualcuno possa fornire informazioni utili per risalire ai responsabili di quella che poteva essere una strage.”

“Questo è ciò che succede ora, nonostante ci siano precise regole per svolgere l’attività venatoria a una determinata distanza dalle case. Per questo è assolutamente inaccettabile e inconcepibile l’emendamento che il nuovo Governo sta portando avanti per consentire la caccia senza più alcun limite, persino nei centri urbani, nelle aree protette e in qualunque periodo dell’anno.

Un provvedimento che metterebbe a rischio concreto l’incolumità e la vita di tutti gli animali e di tutti i cittadini, vista la considerazione e il rispetto che hanno i cacciatori per chiunque si trovi sulla loro strada. Se il Governo andrà avanti con questa follia, faremo di tutto per contrastare questo Far West legalizzato”, conclude Rosati.

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