Arrestato il pusher “pendolare”: per spacciare si faceva Thiene Marano in treno e bicicletta
Lo spacciatore estraeva dalla bocca un involucro e lo consegnava al conducente dell’autovettura in cambio di banconote.
A seguito di segnalazioni pervenute da alcuni viaggiatori della tratta ferroviaria, le Amministrazioni di Thiene e Marano Vicentino richiedevano alla Polizia Locale l’esecuzione di servizi di controllo in abiti borghesi dedicati alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito delle rispettive stazioni ferroviarie.
Arrestato il pusher “pendolare”
I servizi permettevano di accertare che un individuo era solito salire sul treno a Vicenza, imbarcando anche una bicicletta, per poi raggiungere le stazioni ferroviarie di Thiene e Marano Vicentino, nei pressi delle quali incontrava i clienti spostandosi agilmente con la bicicletta.
Dopo avere accertato e documentato n. 3 cessioni di eroina e cocaina, nell’arco pomeridiano di lunedì 27 giugno, due pattuglie in abiti borghesi della Polizia Locale eseguivano un servizio di osservazione seguendo il soggetto fino alla stazione ferroviaria di Marano Vicentino. Alle ore 15:50, sceso dal treno proveniente da Thiene, il soggetto raggiungeva un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze, affiancandola.
Lo spacciatore estraeva dalla bocca un involucro e lo consegnava al conducente dell’autovettura in cambio di banconote. L’autovettura riprendeva subito la marcia, venendo però fermata da una pattuglia, che recuperava due dosi di cocaina ed eroina appena acquistate, mentre l’altra pattuglia procedeva al controllo dello spacciatore. Per evitare la cattura, lo spacciatore scagliava la bicicletta addosso ad uno degli Agenti, dandosi alla fuga a piedi. Veniva però raggiunto e bloccato, dopo una breve colluttazione.
Lo spacciatore veniva quindi identificato in E.A., giovane 27enne già arrestato dalla Polizia Locale ancora il 06gosto 2018, e già condannato a mesi 4 e 20 giorni di reclusione per spaccio di stupefacenti, sempre alla stazione ferroviaria di Marano Vicentino.
E.A. veniva pertanto nuovamente tratto in arresto per spaccio continuato di stupefacenti, resistenza e lesioni a P.U.. Nella mattinata di martedì 28 giugno l’arresto veniva convalidato dal Tribunale di Vicenza, che, in attesa del processo, disponeva la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Verona.