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Arrestati gli autori del pestaggio al direttore tecnico del cantiere della Tav a Montebello Vicentino: avevano usato una mazza da baseball

Tre uomini a bordo di un suv avevano bloccato l'auto del 66enne e una volta aperta la portiera dal lato del guidatore, l'avevano massacrato di botte

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Gli erano state riscontrate lesioni gravissime sia sugli arti superiori che su quelli inferiori da cui non è ancora guarito

Arrestati gli autori del pestaggio al direttore tecnico del cantiere dell'Alta Velocità a Montebello Vicentino: avevano usato una mazza da baseball

Brutale aggressione nel cantiere dell'Alta Velocità a Montebello Vicentino, eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Il pestaggio, che poteva avere conseguenze anche peggiori, era avvenuto il 2 maggio scorso in serata. Tre uomini avevano fermato l’auto del direttore tecnico della ditta Salcef SpA di Roma, e lo avevano colpito violentemente procurandogli lesioni gravissime. Ora, al termine di una minuziosa attività d’indagine, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Berico.

Erano partiti dalla Lombardia con un suv con un unico obiettivo

L'aggressione sembra che fosse studiata nei dettagli: i tre uomini arrestati infatti avevano stazionato per ore all’esterno del cantiere Alta Velocità in località Fracanzana di Montebello Vicentino, incuranti delle telecamere di videosorveglianza. Erano arrivati dalla Lombardia a bordo di un Suv nero dove erano riasti in paziente attesa finchè non hanno visto il loroo "obiettivo" lasciare l’area del cantiere e attraversare il cancello d’ingresso della zona degli uffici con la propria auto. I 3 indagati a quel punto hanno utilizzato il suv per bloccargli la strada, sono scesi dall’auto con volto travisato e, brandendo una mazza da baseball hanno aperto lo sportello dal lato del guidatore e gli si sono scagliati contro con ferocia. Un brutale pestaggio ai danni del Direttore Tecnico della ditta Salcef, leader italiana per la progettazione e messa in opera di rete ferroviaria Alta Velocità, duranto almeno 20 interminabili secondi. Solo l’intervento di colleghi e operai, nel frattempo accorsi sul posto, ha evitato il peggio. Dopo l’estrema violenza, i 3 aggressori si sono poi allontanati dal cantiere, facendo perdere le proprie tracce.

Il 66enne non è ancora guarito dalle gravissime lesioni riportate

La vittima, 66 anni di origini romane, è stato trasportato immediatemente all’ospedale di Arzignano in ambulanza ed affidato alle cure dei sanitari. Gli sono state riscontrate lesioni gravissime, tra fratture, ecchimosi ed escoriazioni sia sugli arti superiori che su quelli inferiori dalle quali, ad oggi, non risulta essere ancora guarito. Vista l’estrema gravità e delicatezza degli eventi, sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza che già dalle prime ore della notte hanno cominciato a fare luce sugli eventi.

Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza, gli invetsigatori hanno dapprima valutato gli elementi fino a quel momento a disposizione, hanno poi vagliato attentamente le immagini di videosorveglianza, grazie alle quali hanno potuto stabilire che sul Suv utilizzato per l’agguato, era stata alterata la targa. Oltre a questo, i Carabinieri hanno raccolto quanti più elementi possibile durante l’ascolto delle testimonianze di chi aveva assistito al brutale assalto. Le complesse indagini, condotte quindi sia con modalità classiche anche al di fuori della provincia di Vicenza e della Regione Veneto, sia con attività tecnica e con il prezioso supporto del R.I.S. di Parma, hanno permesso di fare definitiva luce sulla posizione dei destinatari: tre uomini di 45,46 e 52 anni tutti residenti nelle provincie di Milano e Monza Brianza e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona. Uno di loro, fra l’altro, era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali da oltre un anno e non avrebbe potuto lasciare il territorio della Lombardia. La settimana scorsa, il GIP del Tribunale di Vicenza, valutando e accogliendo pienamente gli esiti dell’attività investigativa e le richieste della Procura della Repubblica, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili dell’aggressione. Alle prime ore di mercoledì 20 settembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, supportati dai colleghi di Milano, Brugherio (MB) e Pioltello (MI) hanno dato esecuzione alle misure cautelari nonché ai decreti di perquisizione domiciliare emessi dalla Procura Vicentina.

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