Sabato 18 ottobre 2025, intorno alle 22, una pattuglia dei Carabinieri di Longare, in servizio perlustrativo straordinario, è intervenuta su segnalazione della Centrale Operativa di Vicenza per un furto in corso in due abitazioni del comune di Arcugnano.
I Carabinieri sul posto
Giunti tempestivamente sul posto, i militari hanno constatato che alcuni residenti – un 61enne e il figlio 22enne, insieme a un 49enne vicino di casa – avevano bloccato uno dei ladri che poco prima si erano introdotti nelle loro abitazioni, da dove avevano arraffato denaro contante, monili in oro e altri oggetti di valore.
Gragnuola di pugni e pronto soccorso
Scoperti dai proprietari, i malviventi avevano reagito con calci e pugni ai danni dei derubati i quali erano però riusciti a trattenere uno degli aggressori, mentre il complice riusciva a fuggire.
Gli aggrediti sono stati successivamente visitati al pronto soccorso di Noventa Vicentina e dimessi con sette giorni di prognosi per politraumi.
Recupero e resa del maltolto
All’arrivo dei Carabinieri il lestofante è stato definitivamente bloccato e riconosciuto per un 36enne di nazionalità albanese, senza fissa dimora e con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio.
Perquisito, l’albanese è stato trovato in possesso di strumenti da effrazione – cacciaviti, un trapano manuale, guanti da lavoro e torcia – nonché di diversi oggetti di valore, tra cui un orologio di pregio, monete d’oro e altri beni, parte dei quali già riconsegnati ai legittimi proprietari.
Riconoscimento con stanza al San Pio X°
Dopo gli accertamenti di rito, la visita medica e il fotosegnalamento, l’arrestato è stato condotto al Carcere Circondariale di Vicenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per rispondere dei reati di furto in abitazione, rapina impropria e lesioni personali, aggravati e in concorso con altri.
Caccia al complice e complimenti dell’Arma
Sono in corso indagini volte all’individuazione del complice e alla completa ricostruzione della rete di contatti dell’arrestato, anche mediante l’analisi del telefono cellulare sequestrato.
Il Comando Provinciale Carabinieri, nel dare notizia dei fatto sopra riportati, esprime il suo plauso per l’operato dei militari intervenuti e per la collaborazione fornita dai cittadini in queste non facili circostanze, consentendo di assicurare alla giustizia un pericoloso malvivente.