Anziana derubata dalla colf, via soldi e gioielli per 100mila euro

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia dell'80enne la quale, insospettita, aveva fatto installare delle telecamere.

Anziana derubata dalla colf, via soldi e gioielli per 100mila euro
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I militari della Stazione di Piovene Rocchette, a conclusione di una specifica attività investigativa suffragata da perquisizioni domiciliari, hanno denunciato a piede libero una scledense di 52 anniC.M.C. le sue iniziali, e M.L., thienese classe '74, per i reati continuati e in concorso di indebito utilizzo di carte di credito, furto aggravato e ricettazione ai danni di un'anziana signora 80enne residente a Cogollo del Cengio.

Indagini durate mesi

L’indagine è iniziata pochi mesi fa quando la vittima, per la quale la signora scledense effettuava le pulizie domestiche, ha denunciato la collaboratrice domestica per averle sottratto soldi e monili per un valore totale di circa 100mila euro nell’arco di dieci anni. L'anziana, nel corso del tempo si era a più riprese lamentata con la colf di non trovare gioielli o soldi che ricordava di aver lasciato appoggiati sui mobili della casa, ricevendo come risposta dalla donna che poteva essersi confusa o che, per errore, poteva averli gettati nella spazzatura assieme a cartacce varie. Negli ultimi mesi l’anziana, però, non fidandosi più della sua collaboratrice, ha provveduto a far installare un sistema di videosorveglianza all’interno dell’abitazione: dalle immagini raccolte si è potuto vedere come la collaboratrice prelevasse regolarmente gioielli e denaro lasciati dalla vittima incustoditi, per poi fotografarne altri con il cellulare.

Smascherati dalle carte di credito

La colf era riuscita ad entrare in possesso anche di due carte di credito usate poi nei giorni successivi per pagare dei pedaggi autostradali e fare alcuni acquisti in un supermercato di Zanè, il cui pagamento non era andato in questo caso a buon fine. Considerato che le analisi degli ingressi autostradali avevano esito negativo in quanto le telecamere registrano solo le targhe dei veicoli non paganti, sono state analizzate le transazioni successive presso la stessa cassa del supermercato di Zanè: i militari hanno rilevato che, al fallito pagamento con la carta rubata, ne è seguito subito un altro dello stesso importo con una carta intestata a M.L., identificato anche tramite le telecamere interne del negozio.

Perquisizioni domiciliari

Constatato quanto raccolto dalle attività d’indagine, i militari hanno eseguito due perquisizioni domiciliari nei confronti dei presunti colpevoli, trovando nella disponibilità di M.L. la carta di credito utilizzata indebitamente ed intestata alla vittima, nonché il cellulare in uso a C.M.C., entrambi posti sotto sequestro.

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