Antonio Cinelli vittima di un ricatto, condannati tre estorsori dell'ex capitano del Vicenza
Il processo si è svolto martedì pomeriggio, 22 aprile 2025, nel Tribunale di Vicenza: i tre ricattatori avevano chiesto a Cinelli 20mila euro per non rivelare alla moglie una chat compromettente

20mila euro da pagare per non rivelare alla moglie il contenuto di una chat compromettente. E' così che tre ricattatori hanno tentato di mettere in atto un'estorsione nei confronti di Antonio Cinelli (in copertina), oggi 35enne, calciatore che qualche anno fa è stato capitano del Lanerossi Vicenza. Nel pomeriggio di martedì 22 aprile 2025, in Tribunale a Vicenza, si è tenuto il processo che ha visto la condanna per i tre estorsori.
Il sexy ricatto ad Antonio Cinelli
La vicenda risale allo scorso settembre 2019 quando uno dei ricattatori, di 24 anni, ha scritto su Instagram ad Antonio Cinelli (ha giocato nel Vicenza tra il 2013 e il 2016 e tra il 2019 e il 2021) affermando di avere chat compromettenti scambiate tra l'ex capitano biancorosso e la sua ragazza. Il 24enne, insieme a un cugino 43enne, aveva chiesto a Cinelli un incontro, in cui è stata lui mostrata la somma di 20mila euro come cifra per non svelare alla moglie il presunto tradimento compiuto dall'ex centrocampista del Vicenza.
Cinelli, però, ha fin da subito avvertito le autorità di quanto stava accadendo e, durante un secondo incontro in cui l'ex capitano del Lanerossi avrebbe dovuto consegnare i 20mila euro, il 24enne e il 43enne sono stati arrestati da alcuni Carabinieri in borghese.
La condanna
A distanza di alcuni anni dai fatti, nel corso del pomeriggio di martedì 22 aprile 2025, il giudice del Tribunale di Vicenza ha deciso di condannare a tre anni e sei mesi il 24enne e la sua ragazza, considerata complice, e a due anni e sei mesi il cugino 43enne. Le prove della tentata estorsione sono emerse dal cellulare, a partire dalle chiamate effettuate a Cinelli. Il giudice ha inoltre disposto un risarcimento 4 mila euro, più le spese legali.
Per quanto riguarda la ragazza del 24enne, che da sempre si era dichiarata estranea ai fatti, il suo avvocato ha fatto sapere che, appena verranno depositate le motivazioni della sentenza, ricorrerà in appello.