Altra aggressione in ospedale: infermiera ferita a un braccio al San Bortolo
Infermiera del Pronto Soccorso dell’ospedale di Vicenza, è stata colpita ad un braccio da un paziente straniero
Continuano i comportamenti violenti nei confronti degli operatori ospedalieri, ancorché in questo caso l'autore del gesto fosse già noto alla struttura in cui è avvenuto il fatto, essendo seguito dai servizi psichiatrici.
Il fatto
Fatto gli è che alle 9.15 di questa mattina, 20 gennaio 2025, un’infermiera del Pronto Soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza (in copertina, foto d'archivio), è stata colpita ad un braccio da un paziente di una sessantina d'anni di età.
Le reazioni della Direzione ospedaliera
Ne è seguita una denuncia da parte dell'Operatrice, cui la Direzione Aziendale ha subito espresso la propria solidarietà ed ha commentato:
"Alla collega aggredita la nostra personale vicinanza e quella dell’Ordine. L’Operatrice era scossa e amareggiata, ma, ciò nonostante, ha assicurato di essere determinata a riprendere la propria attività non appena si sarà ripresa. La cosa non era scontata, ma dimostra l’attaccamento alla professione e al servizio che sanitari e parasanitari mettono quotidianamente nel garantire il diritto alla cura sancito dalla Costituzione".
L'Ordine stigmatizza
Anche Giacomo Canova, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche (OPI) di Vicenza, è intervenuto dopo l'aggressione:
"Appena saputo dell’episodio – ha detto – ho contattato la coordinatrice infermieristica del reparto, Nadia Scarzello, per accertarmi delle condizioni della collega e subito dopo ho chiamato, per ringraziarlo, il direttore facente funzione delle Professioni sanitarie, Fabio Vicariotto, che nonostante il giorno festivo ha voluto accompagnare di persona la vittima dell’aggressione negli uffici della Questura per sporgere denuncia. Come tutti sappiamo non è il primo episodio che accade al San Bortolo, ed è certamente un bene che all’aggressore sia stato impedito di nuocere ulteriormente, grazie al pronto intervento del Ranger presente in saletta attesa. Grazie alla nuova legge questa persona è stata fermata e ora potrà essere giudicata. In tal senso confido in un intervento incisivo della Magistratura nei confronti dell’aggressore".
Purtroppo anche in provincia di Vicenza, si allunga la lista delle ostilità e delle aggressioni che riguardano il personale sanitario, stando almeno ai dati 2024:
"Quanto accaduto stamattina va fermamente condannato - ha insistito Canova - se si vuole offrire no solo la cura ma una cura di qualità. Ci rammarica vedere come servano a poco le campagne di sensibilizzazione e di educazione civica messein atto a più livelli, speriamo non doverci rassegnare, ogni piè sospinto, al rilascio di dichiarazioni di rito, vuoi da parte nostra che da parte politica".
Giacomo Canova, Presidente dell'OPI per il triennio 2025-2028 è da poco subentrato a Federico Pegoraro nella guida, appunto, dell'Ordine delle Professioni infermieristiche della provincia di Vicenza.
La denucia
Mentre ci occupiamo dell'increscioso fatto, la denuncia è arrivata alle Forze di polizia e così ci viene consentito di dare qualche precisazione in più sui fatti sopra esposti.
L'aggressore è un cittadino italiano, T.N., classe 66, il quale al termine della visita a cui si era sottoposto, poco prima essere dimesso, andava su tutte le furie non concordando con la diagnosi fatta dai sanitari, che, a suo modo di vedere, non palesava il suo esatto stato di salute.
Dalle parole ai fatti
Dalle proteste, l’uomo è passato a peggior maniere ed ha sferrato un pugno alla spalla di una sanitaria, immediatamente soccorsa da colleghi e personale di vigilanza.
Chiamate, le Volanti, traevano in arresto l’uomo imputato di lesioni in danno al personale sanitario, e quello ora si trova, in attesa della udienza di convalida, nelle camere di sicurezza della Questura.