Bassano del Grappa e Romano d’Ezzelino

Albanese irrompe in un'abitazione ma si ferisce: rapinatore beccato grazie al Dna

Indagini complesse, quelle svolte dai Carabinieri, che sono riuscite a svelare l'identità del rapinatore

Albanese irrompe in un'abitazione ma si ferisce: rapinatore beccato grazie al Dna
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I Carabinieri di Bassano del Grappa, con la collaborazione dei colleghi di Ancona, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Vicenza, nei confronti di RAMA Erjon, 28enne, cittadino albanese. Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica berica, è stato eseguito nel corso della mattina del 22 febbraio 2023, presso la Casa Circondariale del capoluogo marchigiano, ove il cittadino albanese si trovava detenuto per altra causa.

Irrompe in un'abitazione ma si ferisce: rapinatore beccato grazie al Dna

L’indagine è scaturita in seguito ad una serie di furti e tentati furti in abitazione avvenuti, nella fascia oraria pomeridiana, nei territori di Bassano del Grappa e Romano d’Ezzelino. Gli operanti avevano accertato che all’imbrunire del 7 e 9 febbraio 2022, ignoti avevano preso di mira le zone residenziali dei due centri abitati. In particolare, dopo aver forzato la finestra, avevano fatto irruzione all’interno di tre abitazioni, senza però riuscire ad asportare nulla.

Il quarto tentativo andava invece a buon fine. Nello stesso pomeriggio, infatti, presso il quartiere Cà Baroncello di Bassano del Grappa, dopo aver forzato la portafinestra della camera da letto, lo stesso gruppo era riuscito ad impossessarsi di un tablet e della somma in contanti di euro 500,00.

Raccolti i primi elementi, i Carabinieri avviavano immediati accertamenti. Nello specifico, veniva predisposta un’articolata e sinuosa attività di indagine, svolta mediante l’analisi dei fotogrammi e filmati dei varchi dei circuiti di video sorveglianza comunali, l’analisi dei filmati di abitazioni limitrofe e le testimonianze di una pluralità di persone, che consentiva innanzitutto di individuare la vettura sulla quale si muoveva la banda, che risultava essere un’utilitaria di colore grigio. Inoltre, nel corso dell’ultimo sopralluogo era stato accertato che uno degli autori del furto si era ferito con il vetro della portafinestra scassinata, perdendo del sangue.

L’immediato repertamento delle tracce ematiche da parte del personale specializzato della Sezione Operativa del N.O.R., successivamente inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma, si è rivelato provvidenziale dal punto di vista probatorio ed hanno consentito di giungere alla fondata conclusione in ordine alla responsabilità dell’uomo sottoposto a misura cautelare sulla base della richiesta avanzata dalla Procura al GIP di Vicenza.

Sono ancora in corso le indagini finalizzate all’individuazione dell’intero gruppo criminale

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