Aism: diritti e inclusione sociale. Il viaggio di Marco Togni a Valbrenta e Rosà 

Un cammino a piedi di 259 giorni e circa 6.000 chilometri. Il giovane volontario fa tappa nel bassanese per sensibilizzare sulla Sclerosi Multipla.

Aism: diritti e inclusione sociale. Il viaggio di Marco Togni a Valbrenta e Rosà 
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Aism: diritti e inclusione sociale. Il viaggio di Marco Togni a Valbrenta e Rosà

Farà tappa nel Comune di Valbrenta giovedì 10 ottobre «#osky4aism», l’ormai noto viaggio di Marco Togni  lungo l’Italia intera per sensibilizzare sul tema della Sclerosi Multipla. Volontario di Aism, ingegnere di 36 anni con la passione per il trekking, Marco è partito lo scorso 17 marzo dal cantiere del Ponte Morandi, simbolo di caduta e rinascita per Genova, per un viaggio a piedi di 259 giorni e circa 6000 Km. Ritornerà nel capoluogo ligure il prossimo 30 novembre dopo aver attraversato 18 regioni. Marco arriverà a Valbrenta nel pomeriggio, tra e 14 e le 15. Sarà accompagnato per un buon tratto di strada da Manel Guerra Lopez, volontario di Aism appassionato runner di trail. All’arrivo in piazza a Valbrenta, Marco e Manuel saranno accolti da un rappresentante dell’amministrazione comunale, da alcune associazioni locali, dalla presidente Aism Sonia Franzina e dal pubblico che vorrà partecipare. Marco presenterà La Carta dei Diritti Aism che sarà sottoscritta dall’autorità presente. Alle 19 Marco, Manel e tutti coloro che si uniranno saranno accolti per un brindisi presso la sede provinciale Aism di Travettore dove Marco potrà visitare la Sezione ed il Centro di Riabilitazione. La serata si concluderà con una cena a Travettore.

Con «#osky4aism» Marco Togni intende coinvolgere tutte le persone che incontrerà, e non solo, per renderle più consapevoli verso la Sclerosi Multipla, per parlare di diritti e di inclusione sociale, per lottare contro ogni forma di discriminazione. Nel corso del viaggio raccoglierà storie di tante persone che con tenacia e impegno affrontano la malattia.

«Fare questo viaggio è un mio vecchio sogno rimasto a lungo nel cassetto – racconta Marco – avevo la voglia di dedicarmi ad Aism a tempo pieno, dedicando un anno della mia vita come volontario, ma svolgendo un impegno non in una sola sezione, ma in tutte e cento le sezioni in Italia. E così, a piedi, zaino in spalla, ho deciso di cominciare la mia avventura, andando alla scoperta della Sclerosi Multipla in quei luoghi in cui se ne parla poco. Mi impegnerò a far capire a tutti, che non è solo una malattia, ma una condizione di vita, che rappresenta una vera e propria emergenza per le persone e per la società».

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