Aggredisce medici e infermieri al pronto soccorso, arrestata 34enne
Ha colpito una dottoressa con uno schiaffo al braccio, spintonato e minacciato un’infermiera, arrivando persino a lanciare una bottiglietta di tè contro un medico

Momenti di tensione sabato mattina, 23 agosto 2025, al Pronto Soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove una 34enne di origini serbe è stata arrestata dopo aver aggredito il personale sanitario.
Aggredisce medici e infermieri al pronto soccorso, arrestata 34enne
La donna, in evidente stato di alterazione probabilmente dovuto all’assunzione di stupefacenti, poco prima si era resa responsabile di un furto in un bar di Corso Palladio.

Accompagnata in ospedale dalla polizia, durante l’accettazione ha improvvisamente dato in escandescenze: ha colpito una dottoressa con uno schiaffo al braccio, spintonato e minacciato un’infermiera, arrivando persino a lanciare una bottiglietta di tè contro un medico.
Il pronto intervento delle Forze dell’Ordine ha permesso di riportare la calma e bloccare la donna, già nota per precedenti episodi aggressivi.
La condanna del Presidente Zaia
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha espresso "ferma condanna" per l’accaduto:

“Condanno con fermezza l’aggressione avvenuta la scorsa notte al Pronto Soccorso di Vicenza, dove una paziente ha colpito con frasi offensive, sputi e spinte gli operatori sanitari impegnati nell’assistenza. Si tratta di un episodio intollerabile, che offende non solo i professionisti coinvolti ma l’intera comunità. A loro va la mia totale solidarietà e vicinanza, insieme al ringraziamento per la professionalità e la dedizione con cui hanno affrontato la situazione”.
“Ringrazio le Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento – aggiunge Zaia – e ribadisco che la Regione è al fianco di medici, infermieri e operatori che ogni giorno, spesso in condizioni difficili, si prendono cura della salute dei cittadini. Non ci sarà mai alcuna tolleranza verso atti di violenza nei loro confronti: chi dedica la propria vita a curare gli altri merita rispetto, non aggressioni”.
La denuncia dell'Ulss 8 Berica
Anche la Direzione dell’ULSS 8 Berica, attraverso il direttore generale Patrizia Simionato, ha manifestato vicinanza agli operatori coinvolti:

"Esprimo la mia solidarietà agli operatori sanitari che sono stai coinvolti nell’episodio - ha commentato il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Patrizia Simionato e più in generale a tutto il personale sanitario che dedica la propria vita ad assistere chi necessita di cure, trovandosi talvolta ad essere vittima di comportamenti deplorevoli ed anche vere e proprie aggressioni".
La donna è stata arrestata e dovrà rispondere di furto, minacce e aggressione a pubblico ufficiale.