AAA cercansi specialisti di chirurgia vascolare all'ospedale San Bassiano... ma mancano pure i candidati
Una nota dell'Ulss 7 Pedemontana ha reso nota la situazione della struttura ospedaliera che ora ha messo in atto una riorganizzazione interna per far fronte alle difficoltà
La carenza di medici nelle strutture ospedaliere italiane è un problema noto e anche in Veneto la situazione è complicata. Come fatto sapere poche settimane fa dal Presidente regionale Luca Zaia, negli ospedali del nostro territorio mancano circa 3.500 dottori (50mila in tutto in Italia). Uno scenario emergenziale, testimoniato in queste ore anche da una nota dell'Ulss 7 Pedemontana relativa all'ospedale di San Bassiano: nel nosocomio di Bassano del Grappa, infatti, mancano specialisti di chirurgia vascolare:
"Stiamo cercando nuove figure - afferma la nota dell'Ulss 7 Pedemontana - Abbiamo attivato tutti gli strumenti necessari, comprese le procedure concorsuali, a cui però non ha risposto alcun candidato".
Ospedale San Bassiano: si cercano chirurghi vascolari, ma mancano candidati
Il reparto di chirurgia vascolare dell'ospedale di San Bassiano sta attualmente vivendo una situazione delicata per quanto riguarda la carenza di specialisti.
A darne notizia è una nota dell'Ulss 7 Pedemontana, la quale, nello specificare che la struttura ospedaliera è alla ricerca di nuove figure, ha evidenziato uno scenario particolarmente preoccupante: per la posizione di chirurgo vascolare mancano persino i candidati.
"In relazione all’attuale e temporanea carenza di medici nell’organico della Chirurgia Vascolare, la Direzione ha già attivato tutti gli strumenti possibili per il reclutamento di nuovi specialisti, sia tramite le procedure concorsuali indette da Azienda Zero che attraverso procedimenti aziendali di reclutamento, ai quali tuttavia non ha risposto alcun candidato.
Trattasi evidentemente di una situazione contingente, che va contestualizzata in un momento storico dove è ben nota la difficoltà di reperimento di medici nelle più diverse specialità".
La comunicazione dell'Ulss 7 Pedemontana giunge a seguito dell'interrogazione avanzata da Chiara Luisetto, consigliera regionale del Partito Democratico, con i colleghi Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni.
"Da quanto appreso, la carenza di medici chirurghi presso l'ospedale di Bassano del Grappa sta mettendo a repentaglio il regolare servizio di chirurgia vascolare - aveva precedentemente riferito la rappresentante veneta del Pd - Alle criticità di turnazione tra i medici in servizio già presenti a regime ordinario, si aggiungerebbero infatti una maternità oltre alla cessazione, una già effettiva e l’altra prevista per fine agosto, dal rapporto di lavoro di due chirurghi, portando così a tre il numero dei medici operativi oltre al primario: un organico totalmente inadeguato davanti al cospicuo numero di pazienti a cui è rivolto il servizio.
Si tratta di una situazione che rischia concretamente di condurre ad una sospensione degli interventi chirurgici vascolari d’urgenza, fatto che cancellerebbe questo servizio in tutta l’area dell’Ulss 7 e che comporterebbe il trasferimento dei malati urgenti presso i distanti ospedali di Vicenza, Treviso e Padova. Sarebbe l’ennesimo tassello di un puzzle viziato da una errata programmazione del fabbisogno di personale, nonché dal sottofinanziamento della sanità pubblica regionale e statale".
In corso una riorganizzazione interna
Per ovviare al problema, l'ospedale di Bassano del Grappa ha quindi messo in atto una riorganizzazione interna, coinvolgendo figure di altre unità operative:
"Parallelamente, sono state già intraprese una serie di misure riorganizzative finalizzate a ridurre l’impatto di tale situazione; in particolare per l’attività ambulatoriale è stato previsto il coinvolgimento di altre Unità Operative ospedaliere. Sicuramente la collaborazione con il centro hub garantirà una risposta efficace, come d'altronde avvenuto anche in passato, fermo restando che continuano ad essere massimi gli sforzi che si stanno facendo nel reperimento di risorse".
Zaia: "In Veneto mancano 3.500 dottori"
In un incontro organizzato a Palazzo Balbi lo scorso 2 luglio 2024, il Presidente del Veneto Luca Zaia aveva fatto il punto sulla situazione della sanità in Veneto. Sottolineando il dato positivo dell'accorciamento delle liste d'attesa, il governatore ha però evidenziato come i fattori che negli anni passati hanno più inciso su questo tema siano stati da un lato la pandemia da Covid-19 e dall'altro la carenza di personale medico.
"È stata fatta un’azione eccezionale – prosegue il Governatore – che vede una omogeneità di risultato nelle varie aziende della Regione con un grande lavoro di squadra. Abbiamo assunto, dal 2019, 4.900 nuove figure professionali nelle aziende sanitarie ma purtroppo continuano a mancare i medici.
Nel Veneto ne mancano 3.500 su una carenza a livello nazionale di 50.000. A sfatare la leggenda metropolitana che non facciamo assunzioni dico che si fa un concorso ogni tre giorni ma con scarsissime adesioni da parte dei dirigenti medici, sono pochi nel mercato del lavoro per una programmazione nazionale sbagliata anni fa. La cabina di regia che abbiamo organizzato sta contrastando questa situazione acquistando pacchetti di prestazioni, incentivando i nostri medici e operatori a lavorare internamente con forme di rapporto libero professionale oltre a quello previsto dal contratto con la Regione e studiando altre forme di servizio".