a Bassano del Grappa

58enne intossicata da funghi letali, è corsa contro il tempo per il trapianto di fegato

La signora, originaria della Moldavia, aveva raccolto dei miceti in un boschetto vicino al centro storico, ma dopo averli ingeriti ha iniziato ad avvertire un malore

58enne intossicata da funghi letali, è corsa contro il tempo per il trapianto di fegato
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Tradita dall'aspetto innocuo e appetitoso dei funghi, una signora di 58 anni li ha raccolti in un boschetto nel centro di Bassano del Grappa, li ha portati a casa e infine li ha cucinati. Dopo averli ingeriti, però, è rimasta intossicata, dovendo necessariamente ricorrere alle cure mediche. La donna non aveva alcun idea di aver raccolto un'amanita falloide, uno dei funghi più velenosi per l'essere umano. Attualmente, si trova in ospedale in gravi condizioni, nella speranza di un trapianto di fegato.

58enne moldava intossicata da funghi velenosi

Chi non si è mai fermato a raccogliere fiori o funghi passeggiando lungo delle distese di verde? A volte si possono trovare specie rare, che non sempre tuttavia sono del tutto innocue.

E' quanto è accaduto ad una 58enne residente a Bassano del Grappa e originaria della Moldavia, quando durante una passeggiata in un boschetto di Parco Ragazzi del '99 del centro storico ha raccolto dei funghi apparentemente commestibili.

Una volta tornata a casa, la signora ha conservato i miceti in frigorifero per circa 3 giorni e lo scorso 1° dicembre 2023 ha deciso di cucinarli per cena.

Probabilmente non graditi da altri commensali, la 58enne è stata l'unica ad aver favorito, ma quel gustoso piatto si è rivelato essere quasi fatale.

Nel corso della notte, infatti, la signora ha iniziato ad avvertire un forte malessere con dolori addominali, costringendola la mattina seguente, del 2 dicembre 2023, a recarsi in pronto soccorso. 

Il celere soccorso da parte dei sanitari

Sono bastati pochi minuti ai sanitari del San Bassiano per sospettare di una possibile intossicazione alimentare e per risalire ai funghi mangiati la sera precedente. La signora aveva mostrato loro anche una foto scattata proprio ai miceti.

Le verifiche effettuate con l’aiuto del tecnico micologo in servizio all’Usl 7 Pedemontanana hanno permesso di scoprire che la donna aveva ingerito un quantitativo non definito di amanita falloide, uno dei funghi più letali presenti in natura.

La 58enne è stata così immediatamente trasferita al Centro trapianti di Padova in gravi condizioni, nella speranza di poter essere sottoposta ad un trapianto di fegato.

La pericolosità dell'amanita Phalloides

L'Amanita Phalloides è la capostipite dei funghi velenosi altamente mortali: la sua ingestione provoca, infatti, gravi sindromi d'avvelenamento che portano al 70-80% dei casi la morte. 

Addirittura, si stima che un milligrammo per chilo di peso corporeo sia sufficiente a generare danni irreversibili al fegato.

La pericolosità di questo fungo consiste anche nella spiccata capacità di “mimetizzarsi” ed assumere diverse sembianze: infatti, a causa del grande mercato di miceti, l'Amanita sembra essere molto simile ad altre specie. Bisogna, dunque, prestare molta attenzione al tipo di fungo che si raccoglie nei parchi e nei boschi.

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