5.564 tonnellate: è questa la stima delle emissioni di gas serra evitate da Etra nel 2018
5,6 mila tonnellate grazie all’incremento dell’autoproduzione di energia verde e 38 mila tonnellate grazie alla raccolta differenziata.
5.564 tonnellate: è questa la stima delle emissioni di gas serra evitate da Etra nel 2018
5.564 tonnellate: è questa la stima delle emissioni di gas serra evitate da Etra nel 2018 grazie all’aumento dell’autoproduzione di energia rinnovabile, passata dai 15 milioni di kWh del 2017 ai 15,4 milioni del 2018. Grazie a questi numeri il rapporto tra l’energia elettrica prodotta e il consumo totale di energia elettrica da parte dell’azienda per le sue attività è salito al 20,6%, in crescita di un punto percentuale rispetto al 2017. In calo di quasi 280 ton di CO2 equivalenti anche le emissioni indirette di gas serra generate dalla produzione dell’energia elettrica acquistata, ridotta di oltre 2,5 milioni di KWh rispetto al 2017. Risultati a favore dell’ambiente ma non solo: l’energia autoprodotta supporta anche l’autoconsumo che va a sostituire la quota di energia elettrica acquistata per un valore complessivo di circa 11,7 milioni di kWh, con evidenti risparmi economici e riduzione della dipendenza dai prezzi di mercato.
L’energia elettrica prodotta da Etra proviene per l’86% dall’utilizzo di biogas generato dai rifiuti nei digestori di Bassano e Campodarsego, per l’11% da impianti fotovoltaici installati in diversi Comuni e nelle sedi aziendali, e per il 3% da impianti idroelettrici a Carmignano, Nove e Romano d’Ezzelino.
“Tecnologie a servizio dell’ambiente ormai strutturate nell’attività di Etra – spiega il presidente Andrea Levorato – cui si aggiungono nuovi apporti, come la produzione di energia dall’impianto fotovoltaico di Teolo per circa 1.800 Kwh e esperienze innovative come i circa 300 MWh all'anno prodotti nella Centrale Idroelettrica Carlessi di Romano d’Ezzelino. Un impianto unico in Italia, che permette di produrre una quantità di energia verde sufficiente a coprire il fabbisogno energetico di circa 150 famiglie di 3-4 persone, progettato e realizzato da Etra che trasforma in energia pulita la pressione in eccesso presente nella rete dell’acquedotto”.
Oltre all’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, l’impegno di Etra nella riduzione dell’impatto ambientale si concretizza nell’aumento della raccolta differenziata, che nel 2018 ha permesso di risparmiare importanti quantità di CO2, che uno studio di carbon footprint stima pari 38 mila tonnellate.
“La raccolta differenziata, salita al 70% nel 2018, 0,8 punti percentuali in più rispetto al 2017– spiega il Presidente Andrea Levorato – ha permesso di destinare circa il 92% dei rifiuti gestiti a riciclo, rigenerazione e recupero energetico, mitigando le emissioni di gas serra grazie alla rimessa in circolo dei materiali e alla produzione di energia dagli scarti organici e dalla frazione non riciclabile, mediante termovalorizzazione. Il bilancio complessivo della gestione dei rifiuti da una punto di vista delle emissioni di CO2 comporta un risparmio di oltre 38 mila tonnellate di CO2 nel 2018. I consumi legati alle attività di raccolta, trasporto e trattamento del rifiuto sono dunque ampiamente compensati dal recupero di materia e di energia, che evita lo sfruttamento di nuove risorse”.