Nel Bresciano

44enne vicentina, abbandonata davanti al pronto soccorso di Desenzano del Grada con tre colpi di pistola in pancia

L'incontro tra clan di due famiglie di nomadi, finisce in tragedia. La vittima, Dolores Dori, è deceduta poco l'arrivo in ospedale

44enne vicentina, abbandonata davanti al pronto soccorso di Desenzano del Grada con tre colpi di pistola in pancia

La 44enne originaria di Vicenza, Dolores Dori, di origini “Sinti” che viveva a Camponogara, durante una lite famigliare scaturita da divergenze sul matrimonio dei figli, è stata ferita a morte, nella serata di giovedì 2 ottobre 2025: indiziato il consuocero.

Dolores Dori è stata poi abbandonata in gravissime condizioni, fuori dall’Ospedale di Desenzano: aveva tre colpi di arma da fuoco nell’addome.

Indagano i Carabinieri

Il Pubblico Ministero Francesca Sassarellu ha incaricato delle indagini per l’ipotesi di omicidio colposo, i Carabinieri di Brescia, i quali ora sono alla ricerca del principale sospettato, il consuocero, appunto, che nella fuga potrebbe essere stato immortalato da molte telecamere di videosorveglianza disseminate nella zona, compresa l’area dell’Ospedale.

Il matrimonio che si doveva fare

A Lonato i clan famigliari erano arrivati proprio dal campo nomadi di Camponogara, in cui risultavano risiedere anche quello doveva il consuocero della vittima, e suo figlio.

La figlia 23enne di Dolores era promessa in sposa al giovane 20enne, e giovedì sera all’incontro nel bresciano,  sono emerse eventualmente delle incomprensioni relative al matrimonio, sfociaste nella lite che ha portato alla morte della madre della futura sposa.

Padre e figlio erano arrivati a Lonato già con le armi a bordo? Ciò condurrebbe poi alla premeditazione ma sono cose che altri dovranno valutare. Qui preme solo ribadire i fatti e cioè che la riunione famigliare è degenerata in un cruento fatto di sangue a causa di alcuni colpi di pistola sparati, tre dei quali hanno attinto Dolores Dori, uno dei quali, sembra, al petto.

Poi la ferita, in condizioni disperate è stata scaricata poco distante dall’ingresso del Pronto soccorso dell’Ospedale di Desenzano da un’auto che poi si è allontanata mentre il marito della vittima faceva ritorno al campo nomadi nel veneziano.

Gli sviluppi

Il campo di via Ferrarini a Lonato, ormai deserto, è stato sequestrato e l’Alfa Romeo Stelvio con targa falsa, rintracciata a Mestre.

Mentre gli inquirenti tallonavano lo sparatore, Dolores Dori lottava per la sua vita sul tavolo operatorio dove però è morta nel corso dell’intervento chirurgico. I medici, infatti, non sono riusciti nel loro intento in quanto i colpi che pare siano stati sparati alla presenza del figlio 16enne della vittima,  sono andati a segno tra l’addome, una gamba ed il torace e si sono rivelati mortali.

Insomma, molti anche i testimoni che stanno finendo nei taccuini degli investigatori, mentre si fa più chiaro anche il quadro famigliare che fa da sfondo al delitto: il fratello di Dolores, ad esempio, sarebbe un pentito inserito nel programma di protezione dopo essere stato, fino a qualche mese fa, incarcerato a Prato ed ancorché questo aspetto non abbia nulla a che fare con la morte della sorella, sarebbe essa stessa ad aver avuto precedenti per furti e raggiri, compiuti o tentati nel veneziano, soprattutto in danno a persone anziane.

Il corpo di Dolores Dori, ora è a disposizione della magistratura che ha ne disposto l’autopsia.