Tra Maran e Schio

19enne investito e ucciso da un giovane ubriaco: sarebbe stato il primo giorno di lavoro

Alioune Ndiaye, fresco di diploma, è stato travolto mentre percorreva in bici un tratto della strada provinciale. Erano le 5.30. L'investitore è indagato per omicidio stradale e per guida in stato di ebbrezza.

19enne investito e ucciso da un giovane ubriaco: sarebbe stato il primo giorno di lavoro
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Una vita spezzata a soli 19 anni. I sogni, i desideri, tutto spazzato via in pochi secondi: il giovane è stato travolto e ucciso da un ubriaco al volante.

19enne investito e ucciso da un giovane ubriaco

Una famiglia distrutta dal dolore. Un figlio, di soli 19 anni, morto per essere stato travolto mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, alle 5.30 di mattina, diretto verso il suo primo lavoro. Un dolore incolmabile quello della famiglia Ndiaye, per la perdita di Alioune, fresco di diploma, con una vita davanti e un mucchio di sogni da realizzare. Sogni che sono stati spazzati via. In pochi secondi.

Era fresco di diploma

Una tragedia infinita quella che si è consumata lungo la strada provinciale che collega Marano Vicentino a Schio. Il giovane Alioune, come detto, si trovava lungo l'arteria per raggiungere il posto di lavoro per la sua prima giornata dopo aver preso da poco il diploma. Ma un coetaneo alla guida di un'auto, poi risultato ubriaco, l'ha letteralmente travolto. E per il 19enne di origini Senegalesi, non c'è stato nulla da fare.

Una famiglia molto conosciuta a Marano

La famiglia Ndiaye è molto conosciuta a Marano, centro in cui risiede da diverso tempo. E l'intera comunità, non appena è stata diffusa la terribile notizia dell'incidente, si è mobilitata attraverso raccolte fondi. Anche quella senegalese in Italia si è mossa per aiutare i famigliari a riportare la salma del giovane in Senegal, Paese di origine.

L'investitore era ubriaco

Dall'altra parte c'è l'investitore. Giovane, di 23 anni, e che al momento dell'incidente era ubriaco. Nel sangue, infatti, è stato riscontrato un tasso alcolemico di 1.95, quattro volte oltre il limite consentito. Motivo per cui è stato, come il rito prevede, arrestato.

Arrestato e poi liberato

Ma poi il giovane è stato rimesso in libertà. Non ci sarebbero, infatti, secondo la Procura, rischi che il ragazzo si possa allontanare facendo perdere le tracce. Così come non esiste il timore che possa ancora guidare: l'auto gli è stata sequestrata e la patente ritirata.

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