Provvedimenti per la salute

Troppi Pfas nell'acqua, a Montebello allestite casette dell'acqua e cisterne per rifornire i cittadini

I parametri fuori norma hanno fatto scattare l'allerta e l'ordinanza per il divieto a scopo alimentare

Troppi Pfas nell'acqua, a Montebello allestite casette dell'acqua e cisterne per rifornire i cittadini
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L’ordinanza potrà essere ritirata solo quando ci saranno i risultati delle analisi dell’Arpav

Troppi Pfas nell'acqua, a Montebello allestite casette dell'acqua e cisterne per rifornire i cittadini

A Montebello vietata l'acqua del rubinetto per l'uso alimentare. Da sabato 8 luglio 2023 un 'ordinanza è stata predisposta in via precauzionale dopo una nota dell'Ulss 8 Berica che, in seguito ad un controllo dell'Arpav, aveva trovato un parametro "somma Pfas"di 0,130 µg/l rispetto a quello di 0,100 µg/l previsto dal D.Lgs. 18/2023. Già lunedì 10 luglio 2023 però erano stati avviati i filtri provvisori per abbattere i pfas. Proprio ieri alle 15 due filtri a carboni attivi  sono stati installati in via Gentile a Montebello Vicentino dalla società Medio Chiampo, in via emergenziale e provvisoria, per ripristinare la fornitura di acqua potabile in tutto il territorio comunale dopo lo sforamento del nuovo parametro.

Come si legge sul " blog di Montebello Vicentino" le operazioni si sono concluse con l’arrivo da Vigevano, dei sacchi contenenti i carboni attivi e con il successivo avvio dell’impianto.

"Nel pomeriggio Medio Chiampo ha compiuto i primi prelievi dei campioni d’acqua-scrivono- che sono stati inviati a due laboratori certificati affinché siano analizzati. Parallelamente, è stata informata dell’avvenuta messa in funzione dei filtri l’Ulss 8 Berica, la quale avrà ora il compito di chiedere all’Arpav di eseguire nuove analisi. Se i risultati certificheranno il rientro del valore “somma di Pfas” al di sotto del parametro di 0,100 µg/l previsto dal D.Lgs. 18/2023, il sindaco Dino Magnabosco potrà ritirare  rdinanza, emanata in via prudenziale, che stabilisce la temporanea sospensione dell’uso dell’acqua potabile a scopo alimentare su tutto il territorio comunale."

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Nel frattempo i cittadini di Montebello Vicentino potranno continuare a rifornirsi gratuitamente di acqua potabile tramite la casetta dell’acqua (già dotata di filtri) e l’autobotte della Protezione Civile presenti nel Piazzale del Donatore e le due cisterne posizionate dal Comune nella piazza di Selva e nei pressi del Centro Diurno Semiresidenziale in via Ca’ Sordis.

“Ringrazio la società Medio Chiampo per la celerità con cui ha portato a termine i lavori di attivazione dei filtri provvisori – commenta il sindaco Dino Magnabosco –. È stato un lavoro di squadra che ha permesso di raggiungere questo risultato in tempi record, tenendo conto che il tutto si è svolto nel fine settimana. Ringrazio quindi anche i nostri uffici comunali e le squadre di Medio Chiampo per l’impegno profuso e tutti i cittadini per aver affrontato con spirito collaborativo questa emergenza, che ha sicuramente causato notevoli disagi. Le norme mi impongono di ritirare l’ordinanza solo quando avremo i risultati delle analisi dell’Arpav. Auspico quindi che anche da parte degli enti preposti vi sia la stessa celerità che abbiamo dimostrato noi. È nell’interesse dei cittadini”.

Al via un progetto di potenziamento della rete dell'acquedotto

I filtri provvisori rimarranno in funzione fino al 17 luglio quando verranno installati i filtri previsti dal progetto di potenziamento della rete acquedottistica e del sistema di filtraggio Pfas zero, iniziato qualche mese fa da parte di Medio Chiampo per un investimento di 800mila euro.

“Grazie alla sinergia con l’Amministrazione comunale, all’impegno e alla professionalità dei nostri tecnici e alla collaborazione con gli altri enti gestori, siamo riusciti a fronteggiare la situazione con tempestività – dichiara il direttore di Medio Chiampo Luigi Culpo –. Va ricordato che siamo riusciti a rispondere in tempi così rapidi grazie alla presenza di un impianto già predisposto e che sarebbe entrato in funzione a breve, segno questo dell’importanza della pianificazione degli investimenti a tutela della qualità dell’acqua, anche a scopo preventivo e di fronte a un quadro normativo incerto”.

 

 

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