Viabilità

Tav, confronto in provincia con il commissario straordinario: la strada del Melaro ad Altavilla non chiuderà

Ora i nodi da risolvere riguardano viale degli Scaligeri, Ponte Alto e l’area della stazione nel capoluogo berico

Tav, confronto in provincia con il commissario straordinario: la strada del Melaro ad Altavilla non chiuderà
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Per Vincenzo Marcello importanti il dialogo e la condivisione ma anche il rispetto dei tempi

Tav, confronto in provincia con il commissario straordinario: la strada del Melaro ad Altavilla non chiuderà

Il Commissario Tav Vincenzo Macello in Provincia per un confronto con i Sindaci.A breve la soluzione per non chiudere la strada del Melaro ad Altavilla Vicentina. Il Presidente Nardin: “Fondamentale che l’informazione sia puntuale e costante”.
La strada del Melaro non chiuderà:l’arteria che collega la parte ovest della provincia di Vicenza al capoluogo (da Brendola e Montecchio Maggiore a Vicenza passando per Altavilla Vicentina) correndo parallela al cantiere della Tav non diventerà essa stessa cantiere, come era stato ventilato per il tratto compreso tra le due rotatorie nel comune di Altavilla Vicentina.

riunione ristretta
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Al via il dialogo con i sindaci dei comuni interessati

E’ questo uno degli elementi emersi dall’incontro di ieri mattina, lunedì 12 giugno 2023, con il Commissario Straordinario della Tav Vincenzo Macello, chiamato a Vicenza dal presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin e dalla vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti. All’ordine del giorno il lotto 1 della linea ferroviaria alta velocità/alta capacità, quello che da Verona arriva alle porte di Vicenza, e il primo tratto del lotto 2 di attraversamento della città.
Presenti i sindaci dei Comuni interessati: Vicenza, Lonigo, Montebello, Brendola, Montecchio Maggiore, Altavilla, Creazzo, Sovizzo, il prefetto Salvatore Caccamo, rappresentanti delle forze dell’ordine e gestori delle strade (Veneto Strade Spa e Vi.Abilità Srl) oltre naturalmente a Rfi.

Il commissario conferma:" Un progetto rispettoso delle esigenze del territorio"

“Un incontro costruttivo -lo ha definito Nardin- le osservazioni e le istanze avanzate dalle amministrazioni comunali hanno l’obiettivo di limitare i disagi di un cantiere fortemente impattante, che tutti ci auguriamo prosegua con celerità. Da parte del Commissario Macello c’è la volontà di mantenere un canale di comunicazione costante con le istituzioni e le comunità, in modo che le informazioni siano puntuali, e c’è anche l’apertura a intervenire, dove possibile, perché il progetto sia rispettoso delle esigenze dei territori che attraversa.”

La strada provinciale del Melaro ne è esempio. Rfi ha eseguito uno studio del traffico che è stato analizzato durante l’incontro e che ha messo in luce la necessità di trovare una soluzione alternativa alla chiusura completa. Si stanno prendendo in considerazione varie ipotesi, dal restringimento delle corsie a interventi sulle vie di adduzione, in modo da redistribuire il traffico. Nei prossimi giorni verrà presa una decisione “di comune accordo tra tutte le parti in causa -sottolinea Nardin- e tenendo conto di tutte le implicazioni che comporta sul Comune di attraversamento e su quelli limitrofi”.
Condivisione è una parola che è stata ripetuta spesso anche dalla vicepresidente De Berti.

La Regione Veneto è sempre stata al fianco dei Comuni interessati al cantiere della Tav, con una funzione di regia, facilitando il dialogo tra tutte le parti interessate. Riunioni come quella di oggi sono fondamentali, perché danno ai Sindaci la possibilità di un confronto diretto con Rfi, facendosi portavoce delle istanze del territorio. Ringrazio i Sindaci per essersi sempre posti in maniera costruttiva e ringrazio anche Rfi e il Commissario Macello per la disponibilità all’ascolto”.

Ascolto delle esigenze del territorio, ma anche rispetto dei tempi

Dialogo e condivisione anche per il Commissario Macello, ma con un must inderogabile: il rispetto dei tempi.

“Abbiamo un cronoprogramma stringente e abbiamo il dovere di rispettarlo, ma entro questi paletti sappiamo che il cantiere entra nella vita delle comunità e deve farlo con attenzione, dando riscontro anche ai desiderata dei Comuni, se e dove possibile.”

Il primo lotto della Tav (Verona-Vicenza) è al 32% della sua realizzazione, entro giugno 2026 i lavori saranno conclusi. Per quanto riguarda l’attraversamento a ovest del capoluogo, cioè la prima parte del lotto 2, il Commissario Macello ha aperto alla possibilità di modifiche nel passaggio tra il progetto definitivo (che sarà entro fine giugno) e quello esecutivo. In particolare, i nodi da risolvere riguardano via Scaligeri (Ponte Alto) e l’area della stazione. Quest’ultima, ha spiegato Macello, deve essere valutata in un quadro più ampio di accessibilità alla città, che tenga conto della stazione ferroviaria e di quella degli autobus, e di tutti gli aspetti legati ad un’area centrale alla città. Fondamentale, ha sottolineato Macello, il dialogo con il Comune di Vicenza e anche il neo sindaco Giacomo Possamai si ritiene soddisfatto del dialogo instaurato tra le parti.

Il neo sindaco di Vicenza Possamai sul nodo Ponte Alto e viale degli Scaligeri

“Avevamo detto che la Tav, e ridurre l’impatto della Tav sul territorio, sarebbe stata la prima questione per noi, e da subito ci siamo mossi su questo fronte -ha affermato il sindaco di Vicenza Possamai- La stazione, ponte Alto, i Ferrovieri, sono tutte questioni che stiamo ponendo con forza. Sulla parte est abbiamo chiesto a Rfi più soluzioni progettuali, in modo da poterne discutere e condividere con la cittadinanza. Abbiamo accolto con soddisfazione le parole del commissario Macello che qui a Vicenza, ha esplicitamente confermato la possibilità di modificare, in meglio, il progetto della Tav. La nostra moratoria è nei fatti. Ovvero nel confronto costruttivo che abbiamo avviato per migliorare da subito il progetto a ovest e per individuare quanto prima la soluzione migliore per la parte a est.

Per quanto riguarda il nodo di Ponte Alto e viale degli Scaligeri – sottolinea il sindaco – il commissario oggi ha dichiarato senza mezzi termini che interrompere completamente questa arteria per due anni creerebbe grandi problemi alla viabilità cittadina e provinciale, annunciando che saranno finalmente studiate soluzioni tecniche alternative. Inoltre ha confermato significative aperture sia per quanto riguarda la nostra richiesta che la stazione rimanga in superficie, sia rispetto agli altri interventi migliorativi nei quartieri dei Ferrovieri e San Lazzaro che gli ho sottoposto la settimana scorsa a Roma”.

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