Superstrada Pedemontana completata, da sabato 4 maggio 2024 aperto l'innesto sull'A4
L’infrastruttura viaria si inserisce in un piano più ampio di interventi di A4 Holding durato quattro anni e mezzo per un costo di circa 91 milioni di euro
Con la benedizione da parte di monsignor Brugnotto, Vescovo della Diocesi di Vicenza, si può finalmente dire la parola fine sulla Pedemontana Veneta. Nel corso della mattinata di oggi, venerdì 3 maggio 2024, infatti, alla presenza del Presidente di Regione Veneto, Luca Zaia, è avvenuta l'inaugurazione, con taglio del nastro , del nuovo innesto che collegherà la Superstrada all'Autostrada A4 Brescia-Padova che favorirà il passaggio in transito dall'Autostrada A27 Belluno-Venezia.
Completata la Superstrada Pedemontana Veneta
Dalle ore 8 di domani, sabato 4 maggio 2024, si potrà andare direttamente dall’A27 Belluno-Venezia all’A4 Brescia-Padova grazie all’innesto della SPV Superstrada Pedemontana Veneta sulla A4.
L'inaugurazione del tratto conclusivo dell'interconnessione A4 con la Superstrada Pedemontana è avvenuto nella mattinata di oggi, venerdì 3 maggio 2024, alla presenza dei vertici del Gruppo A4 Holding, di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa, dei rappresentanti delle diverse aziende costruttrici riunite in RTI Montecchio Scarl e a quella del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Tempistiche e costi del progetto
Un’interconnessione che nelle intenzioni di A4 Holding diventa strategica per contribuire concretamente - considerati i trend in continua crescita dei dati di traffico giornaliero - a evitare le criticità dovute alla congestione della tratta Brescia-Padova. Un’infrastruttura viaria che si inserisce in un contesto complesso di intervento durato quattro anni e mezzo, che vedrà l’apertura al traffico della nuova autostazione di Montecchio Maggiore a fine giugno 2024, il completamento del parcheggio adiacente al casello nelle settimane immediatamente a seguire (comunque entro luglio) e poi nel mese di dicembre saranno terminati anche i lavori del nuovo Centro Manutenzione e quindi il riordino della viabilità esterna fuori dal vecchio casello di Montecchio.
Un progetto articolato, atteso da tempo, che ha permesso di realizzare un insieme di opere che avranno il compito di migliorare la funzionalità del collegamento autostradale con la rete della viabilità ordinaria, che a sua volta è connessa al sistema della mobilità regionale e a quello provinciale e che da tempo presenta diverse criticità. Il tutto per concorrere ad alleggerire le condizioni di carico delle strade e degli incroci esistenti, che si presentano già ora in stato di congestione, sperando così di venire incontro ulteriormente alle esigenze della viabilità della provincia di Vicenza e in particolare dei comuni di Brendola, Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore.
Il piano lavori ha richiesto una stretta sinergia e un continuo coordinamento con i cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta e dell’Alta velocità/Alta capacità Ferroviaria e che, proprio per la sovrapposizione con la nuova linea di Alta Velocità ferroviaria fra Verona e Vicenza, ha imposto anche l’esecuzione in contemporanea delle gallerie di sottoattraversamento autostradale.
Sono stati realizzati nuovi svincoli autostradali a livelli sfalsati, la corsia di emergenza sull’A4 in corrispondenza della linea ferroviaria Milano-Venezia, con adeguamento dell'asse autostradale per circa 2 km, il rifacimento dell'esistente cavalcaferrovia e, come detto prima, la realizzazione del nuovo casello, oltre ovviamente a tutte le altre opere di completamento.
L’intero progetto, compresa l’interconnessione, ha previsto un investimento di quasi 91 milioni di euro, sostenuto interamente dalla concessionaria Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova del Gruppo A4 Holding, e ha coinvolto ben 140 ditte che a vario titolo si sono occupate delle lavorazioni, impegnando operai e tecnici per circa 500 mila ore di lavoro.
"Il nostro Gruppo – ha commentato Gonzalo Alcalde, Presidente del Gruppo A4 Holding – ha dimostrato ancora una volta quanto tenga allo sviluppo sostenibile di tutto il Veneto e in particolare delle cinque province che abbiamo onere e onore di attraversare con le nostre autostrade. Abbiamo dedicato e investito molto per progettare, innovare e rendere sicure le nostre vie di collegamento e crediamo ancora oggi, dopo oltre settant’anni di attività, nell’importanza di concorrere alla crescita di quello che per noi rappresenta un vero e proprio 'capitale territoriale'.
Questo innesto strategico con la Superstrada Pedemontana Veneta si inserisce proprio in questo modo di concepire il nostro intervento, nella speranza possa da una parte alleggerire il peso del traffico sulla A4 a beneficio di chi viaggia sulle nostre autostrade, ma che siamo sicuri permetterà di facilitare i collegamenti con i comuni e le aree industriali e artigianali pedemontane".
La soddisfazione del Presidente Zaia
In merito al termine dei lavori sulla Pedemontana Veneta, grande è stata la soddisfazione del Presidente di Regione Veneto, Luca Zaia, che ha inaugurato l'innesto della Superstrada sull'A4 tagliando il nastro tricolore dopo la benedizione di monsignor Brugnotto, Vescovo della Diocesi di Vicenza.
“Con l’apertura al transito degli ultimi strategici 1200 metri, si completa l'itinerario della Pedemontana Veneta che vede 94,5 chilometri di superstrada regionale e 68 chilometri di strade nuove gratuite. Un'infrastruttura costata 2,3 miliardi di euro che attraversa 36 Comuni con 14 caselli e consentirà di dare una valvola di sfogo a tutto quel tessuto veneto delle imprese e dei lavoratori del territorio bassanese, vicentino e trevigiano, con un dimezzamento dei tempi di percorrenza, l’alleggerimento del traffico sulla Schiavonesca-Marosticana, minor inquinamento e maggiore sicurezza stradale.
Un'opera che tra le nuove infrastrutture risulta quella con i pedaggi più bassi a livello nazionale. Ad oggi sulla Spv transitano 50 mila veicoli al giorno con un aumento del traffico stimato tra il 15 e il 20 per cento e un pareggio previsto tra costi e incassi tra 9 anni. Un’infrastruttura che costituisce un rafforzamento significativo del corridoio Mediterraneo della rete Ten-T per il flusso delle merci macro-regionale e trans-nazionale per lo sviluppo produttivo del Veneto”.