Sciopero generale, in 2mila sfilano per le strade di Vicenza contro la manovra economica
Da viale Roma, il corteo ha attraversato Viale Venezia, pontara Santa Libera, viale Risorgimento e viale Margherita, fino a raggiungere piazza Matteotti
Come è accaduto in tante altre piazze italiane, una mobilitazione ha visto protagonisti migliaia di lavoratori, pensionati e studenti anche a Vicenza, in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, con l'adesione di Adl Cobas. Le manifestazioni, svoltesi in diverse zone della città, hanno preso di mira le politiche economiche e sociali del governo Meloni, ritenute inadeguate per tutelare il lavoro e i diritti dei cittadini.
Anche Vicenza è mobilitata
Il corteo vicentino è partito da viale Roma, attraversando viale Venezia, pontara Santa Libera, viale Risorgimento e viale Margherita, fino a raggiungere piazza Matteotti, dove si è tenuto il comizio finale. Ad aprire gli interventi, il segretario generale della CGIL Vicenza, Giancarlo Puggioni, mentre la chiusura è stata affidata a Giuseppe D’Aprile, segretario della UIL Scuola. Sul palco si sono alternati anche rappresentanti di diverse categorie sindacali, portando le richieste e le preoccupazioni delle rispettive realtà lavorative.
Le richieste dei Sindacati
La manifestazione di Vicenza si è inserita in un quadro di mobilitazione su scala nazionale, con cortei e comizi in tutti i capoluoghi italiani. L'obiettivo, come sottolineato dai sindacati, è sensibilizzare il governo sulla necessità di un cambio di rotta nella gestione delle risorse pubbliche, affinché vengano garantiti diritti e dignità ai lavoratori.
La mobilitazione punta a ottenere modifiche alla manovra di bilancio, con proposte chiare: l’aumento dei salari, maggiori finanziamenti per sanità, istruzione e servizi pubblici, e investimenti nelle politiche industriali per garantire una crescita sostenibile. Secondo i sindacati, la partecipazione è stata significativa anche nelle fabbriche del territorio, dove le adesioni allo sciopero sono state alte.
Di seguito, alcune foto della manifestazione di oggi:
Presenti anche i dipendenti della Meneghetti di Rosà
Tra i partecipanti, non poteva mancare il gruppo di lavoratori della Meneghetti di Rosà, azienda che ha annunciato 60 esuberi, di cui 40 potrebbero trasformarsi in licenziamenti. La situazione per loro è critica, in quanto la trattativa al tavolo di crisi della Regione Veneto, per il momento, non ha portato ad alcun risultato, e Meneghetti sarebbe intenzionata a proseguire con i licenziamenti.
Il prossimo martedì, 3 dicembre 2024, su iniziativa dell'Assessorato regionale al Lavoro, verrà indetta una nuova riunione, è stata indetta una nuova convocazione per il tavolo dei negoziati a Venezia, nella speranza di poter finalmente trovare un accordo tra le parti.
Nell'attuale contesto politico e sociale i lavoratori dipendenti ed i pensionati con Irpef dal 23 al 43%, senza poter evadere, sono gravemente penalizzati da questo governo, mentre i loro elettori artigiani, commercianti, professionisti sono ricompensati con la iniqua flat-tax del 15%, le banche mantengono i loro superprofitti, gli evasori sono perdonati con ridicole sanzioni, ai miliardari con residenza a Montecarlo per non versare imposte nelle ormai vuote casse dello Stato fallimentare, e gli stessi onorevoli parlamentari che, di comune accordo e in silenzio, si sono aumentati i la paghetta del 36,5%, mentre i partiti che si sono attribuiti l' ulteriore l'aumento di 5 milioni al loro fondo, ecc. Questa é' la fattoria degli animali di George Orwell! Allegria!!!