Polemica

Schio, un altro video trapper su youtube infiamma la polemica: "Messaggi che esaltano la violenza e la vita criminale"

Alex Cioni di fratelli d'Italia: " Contenuti che istigano a comportamenti criminali allo scopo di trasformare la musica e la creatività in un lavoro e una fonte di guadagno" 

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La soluzione secondo il consigliere sono maggiori investimenti in politiche giovanili, creando centri di aggregazione e potenziando il lavoro educativo di strada, il sostegno scolastico, iniziative sportive e culturali

Schio, un altro video trapper su youtube infiamma la polemica: "Messaggi che esaltano la violenza e la vita criminale"

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Si tratta del gruppo trapper che già aveva fatto discutere nelle scorse settimane per dei "video intrisi di contenuti che istigano alla violenza e a comportamenti criminali allo scopo di trasformare la musica e la creatività in un lavoro e una fonte di guadagno" - spiega il consigliere comunale scledense ed esponente di Fratelli d'Italia Alex Cioni.

"Per come la vedo io - spiega Cioni - questo tipo di esibizioni non hanno niente a che vedere con la cultura musicale o con l’espressione di forme di disagio giovanile che ci sono ma che questi gruppi alimentano esaltando modi comportamentali  che vanno censurati fermamente".

Gruppi di ragazzi stranieri di seconda e terza generazione aggressivi e sfrontati

Cioni fa sapere di essere stato più volte bersagliato per strada da insulti e minacce da parte di gruppi di giovani vicini a questi gruppi trapper che nell'ultimo video sono riprese in sequenze in cui armati e travisati fanno continui riferimenti ad armi, a comprare munizioni per "ripulire la zona", a "piombo nel cranio". Si susseguono poi immagini di banconote e  stupefacente perchè "cantano" non sono qui per giocare ma per " fare i cash" con "droga potente non bla bla".

"Questi ragazzi, spesso stranieri di seconda o terza generazione, esprimono un atteggiamento sfrontato e aggressivo, il che denota una scarsa educazione quale conseguenza non solo di problemi educativi all’interno delle famiglie in cui questi ragazzi vivono, bensì dell’intero sistema. Penso per esempio alla scuola che non dovrebbe limitarsi ad istruire ma dovrebbe riscoprire l’aspetto educativo. Servirebbero - conclude il consigliere comunale scledense - maggiori investimenti in politiche giovanili, creando centri di aggregazione e potenziando il lavoro educativo di strada, il sostegno scolastico, iniziative sportive e culturali".

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