Rischio frane a Lumignano, fatti esplodere i massi pericolanti per proteggere il centro abitato
Danni per milioni di euro dopo le alluvioni di settembre: l’amministrazione chiede interventi urgenti per affrontare il rischio idrogeologico
Nella giornate di sabato 26 e domenica, 27 ottobre 2024, nella frazione di Lumignano di Longare si è svolta un'operazione delicata di messa in sicurezza, con l'esplosione di alcuni massi, diventati un pericolo per il centro abitato a seguito delle incessanti piogge dello scorso settembre.
Danni da 4 milioni di euro
Gli uomini del Soccorso Alpino Speleologico sono intervenuti sopra il piccolo paese per far brillare alcuni massi che, destabilizzati dalle piogge torrenziali del 23 settembre, minacciavano di cadere sulle abitazioni. Lo stesso maltempo ha causato lo straripamento di tre torrenti della zona, con danni che superano i 4 milioni di euro.
Per consentire l’operazione in sicurezza, i sentieri e le pareti di arrampicata sono stati chiusi al pubblico, ma alcuni escursionisti hanno ignorato il divieto, costringendo le autorità a rimandare le esplosioni e a intervenire con denunce per mettere in sicurezza l'area.
Si chiedono interventi drastici
Le amministrazioni locali segnalano l’urgenza di fondi e piani di intervento su larga scala per affrontare i problemi idrogeologici che affliggono sempre più spesso la regione.
"Non era mai accaduto, e i detriti che hanno portato giù si sono incastrati nei ponti", spiega Michela Cudiferro, Assessore alla Cultura di Longare. "Comunque i letti non hanno sostenuto il livello d’acqua e sono usciti nelle strade, nelle cantine e nelle case"
Anche Michele Walczer Baldinazzo, Assessore alla Protezione Civile di Longare, mette in evidenza le sfide che il cambiamento climatico pone a un territorio fragile.
"Il maltempo sta battendo sempre più spesso queste zone", spiega l'Assessore nell'intervista al TGR. "Un terreno fragile e non adatto ad accogliere il cambiamento climatico. Si tratta di intervenire con interventi drastici, comunque strutturali, che purtroppo non sono alla portata del singolo comune, ma devono essere fatti in maniera complessiva anche da organi superiori"