Recensioni contro gay e disabili, le somiglianze tra il caso Pedretti e quello di una bruschetteria vicentina nel 2022
Similitudini fra i commenti dei clienti, ma anche fra le risposte dei titolari
La vicenda di Giovanna Pedretti e della sua pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano si arricchisce di un elemento: una recensione simile lasciata due anni fa a un locale di Monte di Malo, nel Vicentino.
Recensioni contro gay e disabili, il caso Pedretti
Si continua a parlare della vicenda che ha coinvolto Giovanna Pedretti e la sua pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano, dove un cliente si sarebbe lamentato con una recensione su Google del posto assegnatogli. Pochi giorni dopo, la titolare del locale, dopo essere finita sotto i riflettori per la presunta falsità della recensione, è stata trovata morta, per circostanze ancora da chiarire.
Inizialmente la pizzeria lodigiana era finita sotto i riflettori per una recensione con una stella lasciata da un cliente che si lamentava del fatto che accanto al suo tavolo ci fossero degli omosessuali e un ragazzo in carrozzina.
"Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay. Non mi sono accorto subito perché sono stati composti. Un ragazzo era in carrozzina e mangiava con difficoltà. Mi spiaceva, ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più".
La risposta a tono della signora Pedretti, l'aveva subito resa popolare:
"Egregio cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione - afferma Giovanna - nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l'educazione e il rispetto verso ognuno.
Le sue parole di disprezzo verso ospiti che, non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole - continua - Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. Detto ciò, a fronte di questa bassezza umana e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei.
Non selezioniamo i clienti in base ai loro gusti sessuali e men che meno alle disabilità - conclude - le chiedo, gentilmente, di non tornare da noi, a meno che non ritrovi i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati".
Ma dopo un primo momento di gloria, sono emersi alcuni dubbi sulla veridicità della recensione. Selvaggia Lucarelli, che aveva parlato di un grossolano fotomontaggio riprendendo i dubbi del compagno Lorenzo Biagiarelli, cuoco e food blogger, che per primo aveva fatto notare alcune incongruenze.
In seguito Pedretti era stata travolta dagli haters che l'accusavano d'aver inventato tutto solo per farsi pubblicità: l'ipotesi è che la ristoratrice non abbia retto la pressione e potrebbe aver deciso per un gesto estremo proprio per questo motivo.
Le recensioni d'odio sono state poi cancellate dai rispettivi autori, ma la Procura ora indaga per istigazione al suicidio.
Le somiglianze con il caso della bruschetteria vicentina del 2022
Gli inquirenti hanno chiesto a Google una verifica: la recensione divenuta virale era vera o no? Questo è un punto cruciale, ma al momento non è ancora trapelato se una risposta sia arrivata o meno.
In tanto il sito Dagospia ha rispolverato una vecchia recensione che vede protagonista la Bruschetteria Faedo di Monte di Malo, in provincia di Vicenza, che presenterebbe numerose analogie con quella di Lodi.
Circa due anni fa, nel 2022, è comparsa una recensione negativa nei confronti del locale vicentino, in cui un cliente si lamentava di essere stato messo a mangiare vicino a persone gay e di non essersi sentito a suo agio.
"Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay e sinceramente non mi sono sentito a mio agio durante la consumazione, peccato perché la bruschetta molto buona".
I toni sono molto simili alla recensione rivolta alla pizzeria Le Vignole, ma non solo. Anche la risposta dei titolari è molto simile a quella di Giovanna Pedretti.
"Caro cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione, nonostante questo la invitiamo a non tornare a consumare la nostra bruschetta in quanto nel nostro locale accettiamo tutti, tranne gli omofobi. Ci scusiamo davvero per il disagio, non avevamo capito venisse dal medioevo.
A saperlo l'avremmo messa a mangiare nella porcilaia, dove probabilmente si sarebbe trovato più a suo agio".
Anche questa risposta allora aveva destato grande clamore, tanto da ricevere una menzione sul gruppo Facebook "Insultare su Tripadvisor sentendosi grandi chef".
Molte somiglianze, insomma. Entrambe le recensioni, distanziate di due anni, contengono affermazioni simili da parte del presunto cliente, ma anche le risposte dei proprietari dei due locali presentano somiglianze sorprendenti. Entrambi i gestori, sia quello della Bruschetteria Faedo che Giovanna Pedretti, hanno espresso apprezzamento per l'impegno del cliente nel valutare il servizio attraverso la recensione.