Proteggere Vicenza dagli allagamenti: inaugurato il nuovo bacino di laminazione sul Bacchiglione
Zaia: "Un grande piano di difesa idraulica". Nel frattempo in Senato viene inoltrata un'interrogazione urgente sui danni causati dal maltempo a Vicenza, con riferimento agli eventi dello scorso 28 febbraio
Nella giornata di ieri, giovedì 11 aprile, alle porte di Vicenza è stato inaugurato il nuovo bacino di laminazione di Viale Diaz. Un'opera che permetterà di proteggere la città da future criticità idrauliche, come ad esempio quella che ha generato allagamenti diffusi lo scorso 28 febbraio.
Una città più sicura
Vicenza può ora contare su tre invasi capaci di contenere oltre 6 milioni di metri cubi di acqua.
Nella giornata di giovedì 11 aprile, alle porte della città è stato inaugurato il bacino di laminazione di Viale Diaz, sul fiume Bacchiglione. Questo impianto, terzo della serie, sarà in grado di contenere 1,2 milioni di metri cubi d'acqua.
Un progetto importante, in quanto permetterà di rispondere in maniera più efficace alle emergenze atmosferiche, specialmente considerando le più recenti problematiche legate al maltempo.
All'inaugurazione del bacino di laminazione sul Bacchiglione ha preso parte anche il Presidente della Regione, Luca Zaia il quale, orgoglioso del successo dell'opera, ha affermato:
"Stiamo portando a termine un grande piano di difesa idraulica, che dimostra come in Veneto puntiamo sull'investimento in bacini di laminazione e interventi strutturali, invece di fermarci a pensare ai risarcimenti del post emergenza, subendo gli eventi atmosferici senza voler creare opere di difesa".
I dettagli del progetto
Il nuovo impianto consiste in un invaso che si estende su 63 ettari, con un volume massimo invasabile pari a 1.2 milioni di metri cubi. Il costo complessivo per la realizzazione dell'opera è stato di oltre 19 milioni di euro, di cui più di 17 milioni provenivano dalle risrose PSC Regione del Veneto.
"È stato costruito un manufatto di regolazione sul fiume Bacchiglione, con paratoie regolabili, al fine di poterlo adeguare ai futuri interventi a monte di Vicenza, già previsti nella programmazione del bacino", ha spiegato Gianpaolo Bottacin, Assessore alla protezione civile e dissesto idrogeologico. "Sono stati quindi realizzati quattro bacini di laminazione perimetrati posti in serie, con relativo manufatto sfioratore a soglia fissa, con paratoia d'ingresso manuale per la gesione di eventuali criticità idrauliche e una zona di espansione golenale alla confluenza del Bacchiglione Orolo".
"Sono state poi realizzate - continua Bottacin - ariginature perimetrali alle casse per 9,8 km, ed è stato costruito un ponte sul fiume Bacchiglione, per la gestione del servizio idraulico da parte del competente Ufficio del Genio Civile, utilizzabile anche per futuri percorsi ciclo-pedonabili lungo l'asta fluviale ed adiacente al costruendo Parco della Pace, in Comune di Vicenza".
L'emergenza del maltempo viene sensibilizzata anche in Parlamento
Oltre alla necessità di prendere atto, nel rispondere alle future emergenze di maltempo nel vicentino, anche a Roma viene sensibilizzata la questione climatica nel vicentino.
In tale contesto, la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, ha presentato un'interrogazione urgente al Governo, sui danni causati dal maltempo a Vicenza, con particolare riferimento agli eventi dello scorso 28 febbraio.
"Una prima immediata interrogazione - afferma la Senatrice - l'ho presentata per sollecitare il Governo a dichiarare lo Stato di Calamità nelle ore immediatamente seguenti l'evento catastrofico. Vedo che non arrivano risposte concrete al territorio martoriato. Più di 3000 vicentini sono stati interessati dai danni dovuti al fango che ha invaso le loro case. L'acqua è entrata con furia negli scantinati, nelle abitazioni e nelle attività commerciali. Danni per milioni di euro".
A questa prima interrogazione, ne è seguita un'altra, appunto per richiamare l'attenzione del Governo verso la situazione attuale.
"I vicentini hanno bisogno di sapere - continua la Senatrice - se, come, quando e con l'aiuto di chi potranno ripristinare case, uffici, negozi, magazzini, attività agricole devastate dai nubifragi e dalle frane e smottamenti conseguenti. In questi casi le informaizioni e le certezze sono fondamentali per poter ripartire".
Se da una parte, a Roma si pone al Governo l'urgenza di dare risposte concrete ai vicentini, dall'altra la Regione porta avanti la messa in sicurezza dell'area. E questo bacino di laminazione sul Bacchiglione punta a rendere Vicenza un luogo più sicuro, e pronto a rispondere alle future crisi meteorologiche.