Progetto definitivo AV/AC, lotto “attraversamento di Vicenza”: l’allarme e le richieste della Cgil
La Cgil di Vicenza ha puntualizzato che non è sufficiente la saturazione della linea esistente ma è necessario produrre uno sforzo fondamentale di maggiore capacità.
Dopo aver analizzato il Progetto Definitivo Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) - Lotto Funzionale II – “Attraversamento di Vicenza”, depositato in Comune a Vicenza da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) l’8 agosto scorso, la Cgil di Vicenza lancia un forte allarme e avanza al Comune di Vicenza le proprie richieste, al fine di realizzare un’opera utile, sobria e sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale.
Potenziamento della rete ferroviaria
Il segretario della Cgil Vicenza Giampaolo Zanni, puntualizzando che la Cgil è favorevole al potenziamento della rete ferroviaria ha puntualizzato:
"Come risulta da un nostro Documento pubblico datato 1 marzo 2018, contenente un sostanziale giudizio positivo sul Progetto Preliminare dell’opera – Lotto Funzionale II, che aveva tenuto conto delle obiezioni avanzate da noi e da tante forze politiche e sociali avanzate dopo la presentazione di un primo Progetto e l’apertura di una 'fase di ascolto' della città, la Cgil è da sempre favorevole a progetti di potenziamento della rete ferroviaria del nostro paese".
Zanni ha poi sottolineato:
"Siamo convinti che bisogna potenziare l’offerta ferroviaria in tutti i segmenti di attività generando nuova offerta che sorregga la domanda di trasporto su rotaia. Questa considerazione vale sia per le merci sia per i passeggeri, consapevoli che l’inquinamento della pianura padana esige delle scelte rigorose e radicali a favore del trasporto collettivo. Per fare ciò non è sufficiente la saturazione della linea esistente ma produrre uno sforzo fondamentale di maggiore capacità attraverso il raddoppio dei binari, l’adeguamento e l’ammodernamento delle stazioni, investimenti in tecnologie a bordo ed a terra e soluzioni mirate alla maggiore fluidità delle linee eliminando le attuali sovrapposizioni, offrendo una maggiore velocità commerciale ed una condizione ottimale di qualità e affidabilità del servizio".
La Cgil sottolinea come, accanto a opere come questa siano necessari:
- investimenti per interventi di potenziamento dell’offerta di trasporto ferroviario a livello locale e regionale;
- una forte integrazione dell’opera con il sistema di trasporto pubblico cittadino non inquinante;
- una forte interconnessione con i principali nodi delle altre modalità di trasporto e della logistica.
L'allarme della Cgil
La Cgil di Vicenza, dopo aver analizzato il Progetto Definitivo depositato in Comune a Vicenza da RFI nello scorso mese di agosto, nel constatare le rilevanti differenze rispetto al Progetto Preliminare e la mancanza di risposte rispetto a decine di osservazione e prescrizioni che erano state approvate dal Consiglio Comunale in data 14 dicembre 2017, lancia un forte allarme rispetto:
- al rilevante aumento dell’impatto sui quartieri interessati dai lavori;
- al raddoppio delle risorse pubbliche necessarie (da 804 milioni di euro a 1.600);
- al notevole aumento della durata prevista dei lavori (che sale a ben 9 anni).
Le richieste al Comune
Alla luce delle precedenti considerazioni, la Cgil di Vicenza invita il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco e la sua Giunta ad accogliere le richieste di metodo e di merito.
1- Richieste di metodo:
- dopo 4 anni di sostanziale silenzio dell’Amministrazione rispetto all’opera ed al suo impatto sui quartieri e sulla popolazione, in particolare ai Ferrorieri, dove la CGIL di Vicenza da oltre 40 anni è inserita ed ha la sua sede provinciale ed altre 4 sedi, chiediamo una serie di incontri pubblici con la popolazione interessata dall’opera e dai lavori, per far conoscere il progetto e soprattutto ascoltare le persone;
- l’apertura di un vero tavolo di confronto con le forze sociali e politiche della città sul Progetto Definitivo e sui lavori conseguenti, prendendosi il tempo necessario per rispondere formalmente a RFI con osservazioni, richieste e proposte discusse e condivise in questo percorso partecipato.
2- Principali richieste di merito:
- chiedere a RFI di ridurre gli abbattimenti previsti, in modo da ridurre l’impatto sulla città, la durata dei lavori ed i costi complessivi;
- chiedere a RFI di rivedere le opere viarie (strade e passerelle), allo scopo di ridurre gli abbattimenti, di impattare meno sulla città e di agevolare la viabilità interna e di attraversamento dei quartieri, incentivando forme di mobilità non inquinanti;
- chiedere a RFI di modificare la localizzazione dei cantieri (operativi ed industriali), per non appesantire il già elevato impatto dei lavori sulla vita del quartiere Ferrovieri per i prossimi 9 anni;
- chiedere a RFI di organizzare i lavori senza chiusure totali di strade ad alto flusso di automezzi (come ad esempio il viadotto degli Scaligeri a Ponte Alto), per evitare conseguenti intasamenti e blocchi del traffico nelle zone limitrofe per lunghi periodi di tempo;
- chiedere infine a RFI di studiare soluzioni per contenere l’aumentato inquinamento acustico causato dal potenziamento del traffico ferroriario, adottando misure adeguate di riduzione e contenimento del rumore potenziando le barriere sonore e non solo attraverso interventi nelle abitazioni private.