Processo Pfas, il consulente di Erm: “Nel 2008 i vertici di Miteni e Mitsubishi sapevano”
Gli imputati sono 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari
Un fatto emerso davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Vicenza nella deposizione di Giuseppe Filauro, responsabile del team di geologi di Erm che aveva il compito di studiare la possibile contaminazione delle acque che scorrevano sotto gli stabilimenti
Processo Pfas, il consulente di Erm: “Nel 2008 i vertici di Miteni e Mitsubishi sapevano”
Nel 2008 i tecnici della società di consulenza Erm hanno informato i vertici di Miteni e Mitsubishi Corporation che, nella falda acquifera sottostante gli stabilimenti produttivi, era presente una concentrazione di sali perfluorurati (Dpfo) cento volte superiore rispetto alla soglia minima di potabilità dell’acqua individuata negli Stati Uniti durante l’analogo processo che vedeva il coinvolgimento della multinazionale DuPont.
I vertici dell'azienda sapevano tutto e non si sono attivati
Un fatto emerso in aula dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Vicenza nella deposizione di Giuseppe Filauro, ripresa dopo la pausa natalizia. Filauro – incalzato nel corso dell’udienza dalle domande del pubblico ministero e dei difensori delle parti civili, tra cui l’avvocato Angelo Merlin, che con i colleghi Marco Tonellotto e Vittore d’Acquarone assiste Acque del Chiampo, Viacqua, Acquevenete e Acque Veronesi – era all’epoca dei fatti il responsabile del team di geologi di Erm che, su incarico delle aziende, aveva il compito di studiare la possibile contaminazione delle acque che scorrevano sotto gli stabilimenti e, in particolare, scoprire se le sostanze chimiche relative ai processi produttivi stavano davvero inquinando la falda. Come emerso dagli studi effettuati e come comunicato dai tecnici di Erm ai vertici di Miteni e Mitsubishi Corporation che, in seguito, non si erano attivati né per mitigare l’inquinamento né per informare le società idriche e gli enti del territorio.
Gli imputati sono 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.
Una prima "vittoria": analisi del sangue anche nei residenti dell'area arancione per accertare il dosaggio di Pfas
Intanto la Regione del Veneto ha adottato un provvedimento che consente ai cittadini residenti nei comuni dell’Area Arancione di poter effettuare il dosaggio dei PFAS nel sangue. Una misura che risponde alle esigenze che parte della popolazione residente in questi comuni ha più volte espresso ma anche ad una rivalutazione del rischio correlata all’uso dell’acqua da pozzo.