Una classe... all'aperto

Pove del Grappa, aula "en-plen-air" nell'ex cava: al posto dei banchi, gli scarti di marmo degli scalpellini

Grazie al lavoro dei volontari e alle donazioni, è stata riqualificata un'area che era finita nel dimenticatoio

Pove del Grappa, aula "en-plen-air" nell'ex cava: al posto dei banchi, gli scarti di marmo degli scalpellini
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Un piccolo angolo verde aperto agli studenti, ma adatto anche come luogo di meditazione

Pove del Grappa, aula "en-plen-air" nell'ex cava: al posto dei banchi, gli scarti di marmo degli scalpellini

L’ex cava didattica di Pove del Grappa riprende vita: è diventata un’aula all’aperto con tanto di tabellone di benvenuto per gli studenti. La singolare iniziativa ha ricevuto la "benedizione" dei cittadini che non hanno perso tempo e, lavorando insieme, hanno riqualificato un angolo così suggestivo del comune che era finito nel dimenticatoio.

sedute
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ragazzi fuori
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Da museo dello scalpellino, ad aula didattica per i ragazzi

"Era un luogo dove i povesi andavano a prendere il materiale per costruire le proprie case-racconta il sindaco Francesco Dalmonte- Ben presto però è stato abbandonato. Pove era famosa per gli scalpellini e in passato, anche le amministrazioni precedenti, avevano cercato di dare nuova vita all'area facendone un museo a cielo aperto per ricordare questa particolare professione, installando anche un pannello descrittivo. L' inziativa però non aveva avuto molto seguito."

operai lavoro aula
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veduta pove
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Adesso invece, nell'ex cava di via Ronzello a poche centinai di metri dal centro cittadino, grazie al lavoro dei volontari e alle donazioni ricevute, c'è già un bel via vai di ragazzi ed insegnanti.

"La nostra idea era quella di creare un'aula didattica all'aperto con i materiali che c'erano a disposizione- spiega il primo cittadino- E' stata realizzata una classe per 25 alunni utilizzando, come arredamento scolastico, solo gli scarti del marmo dei nostri scalpellini sapientemente lavorati e riposizionati. Grazie al coordinamento di Arianna Rizzolo, è stata eseguita anche la piantumazione di essenze e la semina dell’erba. Va ringraziato, per il lavoro e il contributo, anche Fabio Longo e Andrea Gianese, Nicla Donazzan, Luca Ferraro e famiglia, Zanchetta Marmi, Valentino Remonato e Garden zoo Cusinato."

 

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