Insolita adunata in chiesa

Portare i giovani in chiesa, curiosa iniziativa a Trissino: "L'hamburger dove non te lo aspetti"

A Trissino, nel giorno di San Giovanni Bosco, i giovanissimi si raduneranno per una festa in chiesa. C'è chi dice si e chi dice no.

Portare i giovani in chiesa, curiosa iniziativa a Trissino: "L'hamburger dove non te lo aspetti"
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In chiesa si, in chiesa no, in chiesa gnamme: che, peraltro, il tavolo è separato dall'altare e l'importante è attirare a sé i giovani, tanto che lo stesso Vescovo sembrerebbe dell'avviso che anche Gesù sarebbe a favore dell'iniziativa, poiché: "La Chiesa è apertura".

Già, ma l'idea di don Domenico Pegoraro, parroco a Trissino,  di offrire cibo, musica e divertimento ai ragazzi dalla terza media in su, nella chiesa di San Pietro, non poteva che trovarci pro o contro.

La chiesa di San Pietro a Trissino

Ciò nondimeno, il don non desiste dal suo proposito e l'insolita adunata è fissata per il prossimo 31 gennaio 2025 alle 20,30 come organizzato e pubblicizzato dalla Unità pastorale Castelgomberto Trissino.

I commenti si sprecano

Frattanto sul web e sulla stampa si sprecano i commenti.

Per don Domenico, però: "Lo spazio sacro è rispettato" ed incassata la presa d'atto della Diocesi è deciso a portare a termine ciò che non ha deciso da solo come si trattasse di una idea balsana, ma che è stata invece condivisa dall'intero dal consiglio della sua Unità pastorale, che si è mosso consapevolmente ed autonomamente.

Proprio Giovanni, referente che ci risponde quando chiamiamo l'Unità pastorale chiedendo di conferire con don Domenico,  se ne sta sulla difensiva rispondendoci solo che:

"Le scelte sono state fatte in piena autonomia e condivise dal loro Consiglio Pastorale".

Portare la contesa sul terreno delle opportunità, forse oggi vale a poco, come la critica che si sarebbe ormai toccato il fondo del barile, se non ci sono altri mezzi per attirare i ragazzi alla Chiesa: quante volte gli adulti si trovano in difficoltà rispetto alle modalità con cui i giovani interagiscono?

Un tempo si andava alla dottrina e magari alla confessione di sabato, alla messa di domenica mattina, al vespero nel pomeriggio ed in patronato si trovava, si e no, una bustina di castagnaccio per folleggiare.

Ve lo immaginate oggi un tale stile?

Insomma, si tratterebbe di una proposta al passo coi tempi e col tipo di offerte in voga, da parte di una "agenzia" - oggi si potrebbe proprio dire così - alla quale le famiglie affidano i loro ragazzi in un cammino di crescita, che questa volta fa scalpore in un mondo però dove a volte si trova di peggio.

"Chi sono io per condannare" probabilmente direbbe lo stesso Santo Padre, che in questo modo, in passato, si è già espresso per situazioni ben più delicate.

Anche il responsabile della postorale giovanile diocesana, don Matteo Zorzanello, nei giorni scorsi, pur ammettendo di essere stato solo informato della cosa, non sembra aver trovato l'iniziativa così deprecabile:

"È una delle tante iniziative che le Unità pastorali stanno attuando per coinvolgere i ragazzi nella vita della comunità. In questo contesto e nel rispetto del luogo dove si svolgerà, anche una insolita festa può trovare la sua ragione d’essere".

Così la parola fine l'aveva già messa don Domenico: "La nostra chiesa, è una sorta di anfiteatro (vedasi foto sopra), e l'altare è ben separato dal resto del contesto che si presta proprio alla accoglienza" magari ammonendoti che il divertimento può essere anche oggi qualcosa di sano.

"Perché il 31 gennaio? In onore a San Giovanni in Bosco" che sull'educazione dei giovani è stato un maestro moderno.

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