Una bella novità

Pane e panettieri d'Italia 2025, ecco i panifici vicentini nella guida di Gambero Rosso

Il panificio Olivieri 1882 di Arzignano primeggia nel vicentino con il riconoscimento Tre Pani

Pane e panettieri d'Italia 2025, ecco i panifici vicentini nella guida di Gambero Rosso
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Il pane, soprattutto in Italia, è un'arte. E sono tantissimi i panifici che preparano ogni giorno dei prodotti di alta qualità. Con la sesta guida di Gambero Rosso, sono stati elogiati diversi artigiani d'Italia e molti di questi sono della Provincia di Vicenza. Ecco la lista dei panifici vicentini premiati.

I migliori panifici di Vicenza, secondo Gambero Rosso

Pane e Panettieri d'Italia 2025, una preziosa guida per gli amanti del pane buono, che permette di portare in un viaggio sensoriale per tutta la penisola. La guida in sé, di fatto, rappresenta un omaggio agli artigiani del pane, che ogni giorni sfornano prodotti di qualità.

Ma fermiamoci in Veneto e in particolare nella provincia di Vicenza, dove sono diverse le panetterie segnalate dalla Guida. La novità principale, tuttavia, arriva da Arzignano, con il panificio Olivieri 1882 a ottenere il massimo riconoscimento di Tre Pani.

Olivieri 1882

Una panetteria inserita in un insolito spazio industriale, ampio, arioso e accogliente, con il laboratorio e qualche forno, elettrico, a vista. La produzione è varia, soprattutto nel fine settimana, quando il banco propone oltre a ciabatte, pagnotte bianche con grano tenero di tipo 0, semola di grano duro e pagnotte integrali con mollica compatta, ricche nel profumo e nel gusto, pagnotte di segale, o con patate e rosmarino dal sapore deciso.

Per la colazione perfetto il pane con yogurt e avena e l’immancabile lievito madre, che rende ogni formato digeribile e fresco per almeno tre giorni. Le croste colorite, intagliate e in alcuni casi arricchite con semi, rendono il pane decisamente invitante. Completano l’offerta pizze rosse e bianche, quest’ultima resa ancor più croccante dall’uso della farina di mais, e focacce in teglia. Olivieri è famoso, a ragion veduta, anche per i suoi grandi lievitati delle feste.

Ad essere premiato dalla guida è anche il panettieri di Olivieri 1882, Nicola Olivieri. Dopo gli studi, si è specializzato nella produzione di grandi lievitati. L'influenza di alcune esperienze all'estero si riflette nel suo approccio al lavoro, aperto alle novità, elastico e proiettato al futuro, senza mai tradire il legame con le sue radici, guida e ispirazione costante.

Nicola Olivieri

Altre panetterie premiate nel Vicentino

Oltre a Olivieri 1882, sono altre le panetterie vicentine premiate nella Guida 2025.

  • Il Chicco di Grano, ad Arzignano: Un laboratorio con negozio luminoso e accogliente. Da un lato la panetteria, che occupa un piccolo spazio ben organizzato, dall’altra caffetteria e pasticceria. Giovanni Roviaro sforna pani tradizionali, come le venete ciope e le più piccole ciopete. Studio costante e curiosità l’hanno portato negli anni a proporre anche pani con farine diverse, senza lievito e con lievito madre, le pagnotte di medio formato hanno una crosta moderatamente croccante, un’acidità discreta e una mollica distesa e scioglievole. Di buon livello le proposte speciali salate e dolci.
  • Bottega del Pane Beltrame, a Bassano del Grappa: Un piccolo scrigno di prodotti panificati, in pieno centro, che non passa inosservato. Il negozio è piccolo, ma la varietà delle proposte è ampia: prevalgono pani di piccolo formato come ciabatte, zoccoletti semplici, con olive o con le noci, rosette, panini all'olio, leggerissime tartarughe al mais, filoncini, pane arabo. Non mancano colorite e gustose pagnotte di medio formato, come il pane integrale, il pane rustico, il pane pugliese con farina di grano duro, il pane ai cereali. L'ampio spettro di produzione coniuga artigianalità e tradizione. Dai primi passi, mossi nel 1974, ad oggi, la bottega ha consolitato la produzione non solo di pane, ma anche di lievitati dolci, come la torta di rose, la veneziana, la fugassa, di pizze al trancio e dell'ormai tipica "pizzetta Beltrame".
  • Forno Artigiano Moretti, a Bassano del Grappa: Le ampie vetrine sulla piazza invitano a entrare e una volta dentro i prodotti ordinatamente esposti invitano all’acquisto. Negli scaffali di legno pani di piccolo e grande formato. Pugliese di semola, Rusticone integrale multicereali, pane al riso, filone di crusca o di segale, pane alla zucca, alle noci, alle olive o all’uvetta. Oltre al pane, pizze alla pala con farciture stagionali, focacce, pasticcini di frolla, a Carnevale frittelle, grandi lievitati in occasione delle feste, biscotti, grissini e un piccolo corner con qualche proposta di gastronomia. Moretti ha una doppia anima, sulla sinistra c’è un piccolo bancone bar per colazioni all’insegna di caffè ben estratti e fragranti brioche. Servizio cortese senza troppi fronzoli. Altri due punti vendita a Rosà (VI) e Galliera Veneta (PD).
  • Vicentini 1966, a Breganze: Dalle origini a oggi viene datauna grande importanza alla scelta delle materie prime. Le farine utilizzate, a filiera corta, poco setacciate salvaguardano i piccoli produttori e il territorio. Il lievito madre e l’uso di grani antichi conferiscono al pane fragranza, profumo e gusto intenso, rendendolo particolarmente digeribile e allungandone la durata nel tempo. Tra i pani speciali di medio formato, lo scrigno, ricco di cereali e semi tostati, è realizzato con una selezione di farine macinate a pietra e solo pasta madre, ha una crosta molto colorita e croccante e una mollica distesa, il gusto è ricco con una delicata nota acida. Per chi ama le croste importanti suggeriamo il filone di grano duro, splendida espressione di una produzione consolidata, con una gustosa mollica areata. Oltre ai pani di medio e grande formato, si sfornano pani della tradizione, pizze rosse e focacce.
  • Panetteria Zenere, a Caldogno: Radici salde nel 1937, e unosguardo al futuro per questa panetteria con più punti vendita, quello di Caldogno anche bistrot e caffetteria. Ambiente luminoso con un’esposizione invitante e ben organizzata di pane e di altre produzioni artigianali salate e dolci, come pizze in teglia e in pala, croissant dolci e salati farciti, torte, biscotteria, grissini e cracker. Il pane conta su una produzione quotidiana di pane comune e all’olio, e un calendario per i pani speciali, come il filone senza glutine di kamut, o con grano saraceno, farina di riso e mais, il pane ai cereali, rustico, con una mollica compatta che ben si presta ad essere tostato, o ancora il pane con lievito madre, cereali, fichi e noci, o la vicentina con una farina locale di tipo 1, farina di mais e olio extravergine di oliva dei Colli Berici, leggera, dorata e croccante all’esterno, morbida all’interno.
  • Il Forno di Via Roma Stefano Anti, a Lonigo: È un’istituzione (ha aperto i battenti nel 1979) a Lonigo il forno di Stefano Anti, un luogo dove si va sul sicuro qualsiasi cosa si scelga perché tutto nasce dall’amore per la panificazione. Ecco allora che siano i dolci della tradizione (a cominciare dalla fugassa), i classici della pasticceria, pizza in teglia, focacce o pizzette, l’assaggio non delude. E poi il pane, il fiore all’occhiello, realizzato con farine macinate a pietra. Tante le tipologie, da quelli tradizionali del lombardo-veneto ai pani speciali, ogni giorno qualcosa di diverso: dal pane del boscaiolo (segale, pasta acida di segale e malto di grano tenero in grani) al cruschino (farina di tipo 1 di grano tenero, farina integrale di segale, crusca fermentata di grano tenero e lievito madre dal pane con semi di chia e curcuma al pane di mais.
  • Panetteria Gasparini a Piovene Rocchette: Un piccolo grande impero quello della famiglia Gasparini: sette punti vendita (alcuni, fra cui la casa madre, con caffetteria, reparto gastronomia, bar, pasticceria e pausa pranzo) sparsi nell’Alto Vicentino e oltre 40 dipendenti. Sono passati più di cinquant’anni da quando Marco Gasparini e la moglie Anna avviarono il primo panificio che non aveva vendita diretta. Da allora grazie alla tecnologia è cambiato molto ma non la voglia di fare del buon pane avvalendosi di farine selezionate macinate a pietra (e il discorso vale anche per la realizzazione di dolci, pizze, tramezzini e panini) e lievito madre. Ogni giorno circa 60 tipologie di pane: integrale, con farina biologica, al mais, con grani antichi, baguette, rustico e il cereal madre con crosta croccante e mollica ben alveolata, frutto di un mix di 3 farine (frumento, segale e fiocchi d’avena) e 3 tipologie di semi (lino, zucca e girasole).
  • Fermento, a Schio: Aperto di recente, questo locale davanti al Duomo ha una gestione giovane e frizzante che denota particolare attenzione alla qualità. Qui si può sorseggiare un vino naturale o un cocktail ben creato, e, grazie alla collaborazione con un panificatore collaudato, è possibile acquistare pane di ottima qualità, pagnotte, filoncini, zoccoletti, ciabatte, baguette. Le pagnotte di grande formato hanno una crosta molto pronunciata, ben cotta con note di tostato e una mollica molto umida. Sfizioso il pane al cacao e cioccolato, anche in questo caso la crosta è ben presente e molto croccante, la mollica è compatta e soffice, perfetta al taglio. Farine “naturali” e lievito madre donano al loro pane un profumo fragrante e una bella resa nel tempo. Ottime le pizze agricole, proposte nell’arco della giornata in tranci, stile cicchetti, e a cena, al piatto.
  • Panificio Righetto, a Sovizzo: Panificatori di terza generazione,con settant’anni di storia alle spalle, gestiscono questo panificio con entusiasmo e capacità. Lo spazio è ben organizzato, e propone pane di diversi formati e tipologie, pizze in pala con impasti leggeri e croccanti e farciture ricche e golose, grandi lievitati della tradizione, su tutti la veneziana con lievito madre, a lunga lievitazione. Lo spazio consente di gustare i prodotti in loco, contando anche sul servizio di caffetteria. Il pane è tradizionale, si trovano panini comuni e all’olio, ciabatte, zoccoletti, e pani di grande formato a rotazione nell’arco della settimana. Tra le proposte migliori il pane petra con farina integrale macinata a pietra, con una crosta importante, una mollica compatta e un gusto pieno, e il pane del baffo con farina di segale, dal gusto non troppo deciso.
  • Ma.Giò, a Thiene: Una produzione classica fatta prevalentemente di panini e pani di piccolo formato ben cotti, zoccoli vicentini, tartarughe, foglie, panini al latte e all’olio, integrali e ai cereali. Qualche proposta più articolata, ben eseguita, come il pane fichi e noci, il pane alla zucca, dolce, umido e soffice, il pane alla curcuma, leggero e profumato. Non mancano pani di medio formato, soprattutto il sabato, tra i quali spicca quello al farro, per la consistenza della crosta, colorita e friabile, della mollica, distesa e omogenea, e il gusto equilibrato, e la pagnotta con lievito madre, dal gusto più ricco e dalla freschezza prolungata nei giorni. Negli anni si è affermata sempre di più l’attenzione per la pasticceria, una passione in crescita che arricchisce l’offerta, a fianco di pizze, focacce e grissini.
  • Pan ti voglio, a Vicenza: Un locale accogliente e caldo, che unisce panetteria, pasticceria e caffetteria. Il lievito madre è alla base della produzione di pagnotte di medio e grande formato, come quella prodotta con mais Marano che ha una crosta sottile, con mollica gialla, ariosa e moderatamente umida, e il mais molto presente nel profumo intenso e nella texture, o le pagnotte con grano duro o tenero integrale. Bella e versatile la ciambella di segale, con crosta pronunciata, mollica compatta e gusto deciso, delizioso il pane con burro, profumato e goloso, con una piacevolissima crosta “biscottosa” intrecciata e una mollica soffice e gustosa. Non mancano pani di piccolo formato, ciabatte e baguette. Il pane è proposto in una bella varietà ma in scarse quantità, è facile trovare le ceste vuote a fine mattinata, quando restano focacce e pizze ben farcite, grissini e prodotti di pasticceria. Servizio migliorabile.
  • Panificio Rizzato, a Zugliano: Non si capita certo per caso in questo panificio tra i capannoni di periferia, ma se ci si viene una volta c’è una buona probabilità di eleggerlo panificio di fiducia. Qui il pane è come quello di un tempo, farine selezionate biologiche, lievito madre e cottura nel bel forno a legna visibile fin dall’entrata. Ordinatamente esposti pani in cassetta in diverse varianti, da quello alla segale, al tipo 2 con fiocchi ai 5 cereali e semi, a quello con uvetta e mandorle. Non mancano i piccoli formati tipici, come tartarughe alla semola, zoccoletti, spaccatine o mantovane, e pagnotte. Mollica compatta e scioglievole, con una crosta fine, per quella con farina di Senatore Cappelli (riconoscibile dal bollino ad hoc). Anche pane già tagliato, qualche pizza, pani dolci (buono quello con noci e mele), dolcetti, biscotti, brioche. Servizio gentile. Altro punto vendita a Thiene, in via Val Leogra 4.

L'importanza di gusto e olfatto

La curatrice della guida Annalisa Zordan ha sottolineato l'importanza dell'olfatto e del gusto nella valutazione di un buon pane. Un pane fragrante e profumato di grano è già un ottimo indizio di qualità. Piero Gabrieli di Petra Molino Quaglia, main partner della Guida, riflette invece sulla necessità di recuperare le conoscenze tradizionali.

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