Siamo storie: donne, isole, frontiere

Omaggio alle "MA/DONNE", un segnalibro d'artista per festeggiare l'8 marzo

Si rinnova la collaborazione tra biblioteca Bertoliana e l'associazione "Donna chiama donna". Quest'anno accompagnati dall'artista vicentina Elvezia Allari

Omaggio alle "MA/DONNE", un segnalibro d'artista per festeggiare l'8 marzo
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I segnalibri saranno distribuiti dalle biblioteche cittadine e consegnati agli utenti al momento del prestito dei documenti.

Omaggio alle "MA/DONNE", un segnalibro d'artista per festeggiare l'8 marzo

Nell'ambito della pluriennale collaborazione fra la Biblioteca Bertoliana e l'associazione "Donna chiama Donna"  proprio oggi, nella giornata internazionale della donna, la seconda versione del segnalibro “Siamo storie”. Si tratta di uno strumento di promozione delle due realtà e di un progetto condiviso di sensibilizzazione ai temi che riguardano il femminile e in particolare la parità di genere e le pari opportunità, intitolato “Siamo storie: donne, isole, frontiere”. A partire da oggi,  mercoledì 8 marzo i segnalibri saranno distribuiti dalle biblioteche cittadine e consegnati agli utenti al momento del prestito dei documenti.

Le donne come giardini fioriti che comunicano tra di loro

Ha offerto la sua opera per questa nuova edizione Elvezia Allari, affermata artista vicentina, nota e apprezzata per la poesia del suo linguaggio espressivo, per l'eleganza e la raffinatezza delle sue creazioni e per il coraggio sperimentale della sua arte. Il titolo dell'opera che impreziosisce il nuovo segnalibro è MA/DONNE. Questa la descrizione dell’artista:

“Sono madri, amiche, compagne, figlie. Dietro ai loro occhi chiusi, lo sguardo scompagina paesaggi interiori. Giardini mentali in attesa di una nuova primavera. Le MA/DONNE sono prima di tutto donne e sono differenti le une dalle altre, ognuna con la sua particolarità. Tutte queste MA/DONNE hanno una fioritura in testa e ogni fioritura è diversa, rappresentazione del proprio percorso di crescita personale. La mente è un giardino dove ognuna coltiva le sue piante ed è infinito perché interiore, terreno fertile dove sbocciano possibilità illimitate e senza condizionamenti. Le donne sono in relazione, comunicano con le altre donne, esattamente come le piante di un giardino o di una foresta parlano tra di loro”.

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