Nuovo polo logistica Bracchi nel Vicentino: procede l'espansione dell'azienda nel Nordest
L'AD Ferretti: "Siamo capaci di seguire la stagione della moda e le sue esigenze dalla fase iniziale di stiro e ricondizionamento fino alla consegna nei singoli retail a livello europeo"
Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 5 giugno 2024, il gigante della logistica di Bergamo, Bracchi, inaugurerà un nuovo centro per la logistica fashion e lifestyle a Lonigo (in copertina: la nuova sede Bracchi a Lonigo).
Bracchi si espande nel Vicentino
Dopo la chiusura del bilancio 2023, con oltre 200 milioni di euro, il colosso della logistica Bracchi, annuncia una nuova linea di crescita. Alle 16 di oggi, mercoledì 5 giugno, è stato inaugurato l'innovativo spazio logistico di Lonigo, con l'ambizione di estendere il perimetro di azione in ambito fashion e lifestyle. Nello stabilimento, attualmente, sono impiegati 40 dipendenti.
Con il taglio del nastro, a cui ha presenziato il Presidente di Bracchi, nonché presidente di Enel e AC Milan, Paolo Scaroni, oltre a mostrare a professionisti e addetti ai lavori il nuovo centro logistico, sono stati annunciati i nuovi piani di decarbonizzazione che l'azienda vuole implementare.
Questi ultimi sono stati discussi nel convegno, organizzato per l'occasione, dal titolo "Road to green: una logistica sempre più sostenibile. Decarbonizzazione e innovazione, scenari e prospettive di un settore in movimento". Oltre a Scaroni, a partecipare come relatori per parlare di supply chain e transizione ecologica, sono stati l'Amministratore Delegato di Bracchi Umberto Ferretti, e il professor Fabrizio Dallari della LIUC Università Cattaneo.
Finito il convegno, si è passati a una tavola rotonda su "Logistica & ESG: cosa chiede il mercato", a cui hanno preso parte anche l'Head of Planning & Fulfillment di ABB Smart Building Italia, Giacomo Fontana, il Group Logistics Manager di Pettenon Cosmetics, Pierpaolo Campolonghi, e il Chief Sales Officer di Oberalp Group, Stefan Rainer. Il tutto, moderato dal giornalista Maurizio Melis di Radio24.
La nuova struttura
Il nuovo polo Bracchi punta ad alti standard qualitativi e sostenibili. Con quello di Lonigo, l'azienda arriverà a contare ben cinque spazi dedicati a fashion e lifestyle.
La struttura è composta da magazzini, che andranno a coprire 44 mila metri quadri, illuminati da finestre a nastro, per un totale di 46 baie di carico su doppio fronte, 14 parcheggi per camion e un centinaio per le auto. Ampi spazi verranno dati anche per l'area amministrativa, con 436 metri quadri di uffici, tra il primo e il secondo piano dello stabilimento.
Al nuovo polo di vicentino, si vanno ad aggiungere dei rinnovamenti nei centri dedicati al fashion di Tombolo (Padova), e di Oppeano (Verona). A questi, si aggiungono anche gli hub di Castrezzato (Brescia) e di Bassano del Grappa, i quali hanno nel settore del fashion e lifestyle una parte consistente delle proprie attività.
"Un modello che garantisce indipendenza"
In occasione dell'apertura del nuovo centro, l'Amministratore Delegato di Bracchi, Umberto Ferretti, ha sottolineato come l'espansione dell'azienda sia un esempio di come il gruppo sia capace di seguire prontamente le richieste della clientela, non solo Italia, ma in tutta Europa.
"Il modello di logistica in outsourcing che Bracchi propone garantisce indipendenza e fornisce un servizio sartoriale - ha spiegato Ferretti - Ci rivolgiamo al mondo del fashion grazie alle nostre competenze: siamo capaci di seguire la stagione della moda e le sue esigenze dalla fase iniziale di stiro e ricondizionamento fino alla consegna nei singoli retail a livello europeo".
"Crescente è la richiesta di consegne di capi appesi direttamente in negozio, senza packaging, soprattutto all’estero. Importante anche la capacità di gestire l’ultimo miglio e di arrivare nelle location più isolate, come le boutique d’alta montagna".
Strategia di espansione nel Nordest
Il nuovo polo vicentino, in definitiva, conferma la strategia di espansione di Bracchi in ambito fashion. L'azienda, che nel 2023 è stata acquistata dal fondo Argos Climate Action, il quale ha indirizzato il gruppo verso una specializzazione nel Nordest, per tutte le attività legate al mondo del lifestyle, come con la cosmetica o la distribuzione delle bollicine del Prosecco.
Nel corso dell'anno sono partiti diversi progetti, a dimostrazione dell'intento dell'azienda di essere sempre al passo: nuovi mezzi di trasporto, scaffali per ottimizzare i flussi di lavoro, software e processi informatici di gestione dei magazzini, per un totale di 2 milioni di euro in investimenti, all'interno di un piano triennale che supera i cinque milioni.
Decarbonizzazione: un terzo delle emissioni entro il 2028
Durante l'inaugurazione di oggi, Umberto Ferretti ha annunciato la nuova svolta green dell'azienda, con l'installazione di pannelli solari, sviluppo di nuove partnership, l'introduzione del biocarburante HVO, e l'acquisto di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Il settore della supply chain rappresenta uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra e dei consumi di energia nel mondo. Per questo, Bracchi ha deciso di cambiare le carte in tavola, definendo un nuovo piano di decarbonizzazione aziendale 2024-2028.
Un piano pluriennale, che si svilupperà in una fase iniziale di 5 anni, con l'obiettivo di raggiungere una riduzione delle emissioni del 33%, ossia circa 7,5% l'anno, rispetto al valore di base misurato alla fine del 2023.
"Bracchi ha intrapreso un percorso virtuoso per ridurre le emissioni di CO2 delle proprie attività", spiega il Presidente Paolo Scaroni, "contribuendo quindi anche agli obiettivi di decarbonizzazione che le nostre aziende clienti si pongono".
"Siamo fornitori di grandi imprese europee che hanno ambiziosi obiettivi in tema di sostenibilità verso la net zero economy e vogliamo farci trovare preparati per dargli supporto anche su questo fronte. Abbiamo tutti il target di ridurre le emissioni del 42% entro il 2030, uno sforzo titanico cui vogliamo dare il nostro contributo, posizionando Bracchi come azienda all’avanguardia sul tema della logistica verde".
Un nuovo carburante
I principali interventi riguarderanno l'utilizzo di un nuovo tipo di carburante, HVO, al fine di garantire una riduzione significativa delle emissioni. Grazie a questa scelta, Bracchi sarà in grado di ridurre le emissioni dirette di 21mila tCo2e.
Non solo, l'azienda ha in mente altri interventi green: dall'installazione di nuovi sistemi di illuminazione a led e impiani fotovoltaici alle sedi di Bassano del Grappa, Castrezzato, Lonigo, Kostolné Kračany ed Ettenheim tra il 2025 e il 2027; all'acquisto di energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili. Infine, verrà fatta un'importante opera di sensibilizzazione a clienti, fornitori, dipendenti, e stakeholder, al fine di coinvolgere ogni singola parte del processo.
"Abbiamo attivato la transizione ecologica anche per rispondere alla domanda dei nostri principali clienti - spiega Umberto Ferretti - che stanno già accelerando la decarbonizzazione delle loro catene di fornitura".
"Abbiamo molta fiducia nel biodiesel. Il passaggio dei mezzi pesanti e non solo al carburante HVO permetterà una riduzione dell'80% delle emissioni di CO2, oltre a un risparmio sui costi grazie alla consegna diretta. Un processo in cui intendiamo coinvolgere anche tutti i nostri partner di cui ci avvaliamo per i servizi di trasporto. Il nostro obiettivo è che Bracchi diventi leader europeo sostenibile nel mercato dei trasporti e della logistica".
"Bracchi conferma la nostra scelta"
Durante l'inaugurazione, anche i rappresentanti del gruppo Argos Wityu hanno voluto sottolineare la missione di Bracchi, nella riduzione di emissioni entro il 2028.
"Bracchi è stato il primo investimento del nostro fondo Argos Climate Action, spiega Lucio Ranaudo, Senior Partner di Argos Wityu. "Già dopo i primi mesi di lavoro insieme al management, Bracchi conferma la nostra scelta in quanto eccellenza italiana apprezzata e riconosciuta in Europa con un notevole potenziale di crescita".
"L’inaugurazione del nuovo Logistic Hub di Lonigo - conclude Renaudo - va in questa direzione per raggiungere i comuni obiettivi di decarbonizzazione che rappresentano non solo un vantaggio competitivo ma anche un contributo alla generazione di valore lungo tutta la catena produttiva e logistica fino al consumatore finale"