Come ogni anno, in autunno, le Amministrazioni comunali predispongono le loro ordinanze per il contenimento invernale delle emissioni in atmosfera degli impianti di riscaldamento.
E’ così che anche a Vicenza, da domani, 1° ottobre 2025, fino al 30 aprile 2026 “tornano” in vigore le disposizioni per la limitazione dell’inquinamento atmosferico secondo l’Accordo di Bacino Padano e dal Pacchetto di misure straordinarie approvate dalla Regione del Veneto.
Le misure ribadiscono quanto già noto dallo sorso anno e, tra esse, ci sono le limitazioni della circolazione per i veicoli più inquinanti e le modalità di accensione degli impianti di riscaldamento.
Ci sono però alcune novità
Le novità della Stagione Invernale 2025/26, sono state illustrate ieri 29/09/2025, dall’Assessore all’ambiente Sara Baldinato:
“La Regione non attuerà il blocco degli euro 5 diesel in modalità strutturale, ma gli stessi verranno bloccati in caso di allerta arancio o rossa e potranno quindi circolare con il livello verde. La qualità dell’aria sta migliorando e lo si è visto nella precedente stagione con la diminuzione degli sforamenti. Le azioni e le misure locali tempestive sono riuscite a causare una diminuzione di entità e lunghezza dei periodi di accumulo che conseguentemente stanno diminuendo”.

“Per la prima volta il blocco interesserà i veicoli GPL e Metano, privati e commerciali, con doppia alimentazione diesel o benzina: gli euro 0 e 1 non potranno circolare quando il livello è verde, in aggiunta gli euro 2 con livello arancio e rosso, come disposto dalla Regione. La Regione ha anch’essa imposto, come già da noi fatto l’anno scorso, che i negozi debbano tenere le porte chiuse se il riscaldamento è acceso e se sono privi dei dispositivi a lama d’aria. Sono confermati uguali alla passata annata i limiti di temperatura interna massimi da mantenere all’interno degli edifici”.
L’Assessore ha poi ricordato la programmazione delle domeniche ecologiche:
“Dal 19 ottobre e poi ogni ultima domenica del mese fino ad aprile, marzo escluso che seguirà la programmazione della StraVicenza, inviteremo i cittadini a partecipare a queste interessanti giornate di formazione ecologico-ambientale, come previsto dalla Regione, che coinvolgeranno in particolare i quartieri e i Consigli di quartiere. Il primo appuntamento, quello del 19 ottobre, interesserà il consiglio di quartiere 1”.
Le nuove eccezioni
Se per tutti i divieti riguardanti i mezzi a motore, potrebbe essere utile ai nostri lettori accedere alla comunicazione ufficiale del Comune di Vicenza, qui potrebbe essere necessario ricordare qualcosa riguardo ai veicoli lasciati in sosta con motore acceso, la quale, infatti, è vietata anche ad autobus, compresi quelli di linea, in genere nella fase di stazionamento ed anche ai capolinea, indipendentemente dal protrarsi del tempo dello stazionamento e dalla presenza a bordo del conducente o di passeggeri; agli autoveicoli in sosta e veicoli merci, anche durante le fasi di carico/scarico, in particolare nelle zone abitate; agli autoveicoli per arresto della circolazione di durata maggiore di un minuto, in corrispondenza di particolari impianti semaforici e di passaggi a livello.
Sanzioni
Per chi non rispetta le limitazioni alla circolazione è prevista una sanzione amministrativa da 168 euro a 678 euro. In caso di reiterazione della violazione nel biennio, scatta anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni.
Riscaldamento: le eccezioni rimangono invariate
Nelle abitazioni, uffici, edifici per attività ricreative, sportive e commerciali (esclusi ospedali, case di cura, di riabilitazione e di riposo) la temperatura non deve essere superiore a 19 gradi (tolleranza di 2 gradi); negli edifici per attività industriali e artigianali non deve superare i 17 gradi (tolleranza di 2 gradi). In caso di livello arancione e rosso la temperatura del riscaldamento deve essere ridotta a 18 gradi, con tolleranza di 2 gradi, nelle abitazioni e negli edifici pubblici.
In presenza di impianti alternativi, non si devono utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (come legna da ardere, cippato o pellet), con prestazioni inferiori alle 3 stelle. È vietato utilizzare impianti inferiori alle 4 stelle nel caso scattino i livelli di criticità arancione o rosso.
Combustioni all’aperto
Il passaggio dell’ordinanza che sta facendo scalpore, non solo a Vicenza per la verità, è quello che tratta delle ramaglie bruciate all’aperto che prevedono per falò rituali ed eventi o manifestazioni utilizzanti fuochi d’artificio in quanto, in deroga al generalizzato divieto, sono consentiti due eventi e non di più (complessivi tra falò e fuochi d’artificio) nel periodo dal 1° ottobre al 30 aprile, promossi o autorizzati dall’ente comunale, nell’ambito di festeggiamenti tradizionali.
Precisa subito il Sindaco che restano sempre consentiti i fuochi d’artificio quali petardini da ballo, candele magiche, girelle al suolo, fontane, bengala a fiamma, e altri.
Sarà però vietato:
- in allerta arancio: effettuare barbecue e preparazione di caldarroste da parte di attività di ristorazione/rosticceria situati all’aperto;
- in allerta rosso: utilizzare, per i medesimi motivi, combustibili solidi (legna, carbone di legna, ecc.).
Sono esclusi dal divieto il barbecue e la preparazione di caldarroste non afferenti ad attività economiche (quindi svolti da privati cittadini) o non alimentati da combustibile solido (barbecue a gas).
Ahi, ahi, ahi caro il mio Sindaco, non ci cada su un bel riccio
Ecco, a questo punto anche l’ultimo aspetto dell’ordinanza, ovvero la chiusura delle porte in attività commerciale, vi invitiamo a leggerlo nel sito comunale, perché ciò che sta facendo scalpore è, invece, proprio il divieto di vendere le castagne arrostite su legna o combustibili fossili, in periodo di allerta arancione o rossa. Barbecue a gas sempre consentito.
Posto che l’ordinanza parla di attività commerciale, la “castagnata privata” anche per un gruppo allargato di soci (gli Alpini e loro famigliari, ad esempio) che in cambio lasciano un contributo di partecipazione quale atto di liberalità in concorso spese organizzative o anche di corrispettivo, se nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione ed autofinanziamento, ad esempio, a nostro avviso sarebbe consentita, dal momento in cui non è fiscalmente rilevante neppure per il fisco.
E’ un problema non problema: è il cortocircuito dell’eccesso di zelo
Pensiamo forse che le caldarroste in Campo Marzo emetteranno più CO2 dei peti dei cani al guinzaglio? Beh, allora stiamocene a casa, almeno finché non avremo saputo far stare a casa loro Amministratori che non si sanno prendere alcuna responsabilità e non fanno niente per cambiare certe assurdità, ma vi si adeguano.
Non vi pare che mostrino anche meno buon senso di tutti i colleghi al di sotto del Rubicone? Ma già, questa è un’altra storia.