Arcugnano

Caso Verdini: "mazzette" al figlio dell'ex senatore per vincere appalti, terremoto anche a Vicenza

L'amministratore delegato della Gemmo Spa, Giuseppe Tomarchio, ha annunciato le dimissioni nelle scorse ore

Caso Verdini: "mazzette" al figlio dell'ex senatore per vincere appalti, terremoto anche a Vicenza
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Somme di denaro fatte passare come generiche consulenze per vincere appalti. Questo lo scenario che vede coinvolta una nota azienda vicentina nel caso Verdini.

"Mazzette" per vincere appalti Anas

Tommaso Verdini, figlio dell'ex parlamentare Denis Verdiniè agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma su commesse Anas. La misura cautelare è scattata anche nei confronti di altre quattro persone mentre altre due sono state sospese per un anno dal servizio. Indagato inoltre anche il padre Denis Verdini (già coordinatore di Forza Italia), seppur senza alcun provvedimento nei suoi confronti. Lo riporta Prima Firenze, perché la famiglia Verdini risiede a Campi Bisenzio, popoloso Comune dell'hinterland del capoluogo toscano.

Sotto la lente consulenze appalti pubblici banditi da Anas, società di Stato con in gestione le arterie stradali del Paese: turbativa d'asta e traffico di influenze illecite i reati contestati. Sia Tommaso Verdini che il papà Denis avrebbero promesso vantaggi sul fronte degli appalti istituzionali alle imprese che si rivolgevano a loro.

Caso Verdini, coinvolta azienda vicentina

E sarebbero ben dieci i bonifici per un valore totale di oltre 50mila euro che la società Gemmo Spa, con sede in via Viale dell'Industria ad Arcugnago, come ricostruisce la Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Anas (società per azioni italiana che si occupa di infrastrutture stradali e gestisce la rete di strade statali e autostrade di interesse nazionale), avrebbe versato alla Inver di Tommaso Verdini, il figlio di Denis Verdini (ex senatore della Repubblica), per aggiudicarsi appalti Anas tra il mese di agosto del 2021 e maggio dell'anno successivo.

E' questa, insomma, l'ipotesi di turbativa d'asta che ha fatto finire nel registro degli indagati l'amministratore delegato della società di Arcugnano, Giuseppe Tomarchio, il quale ha annunciato le proprie dimissioni proprio nelle scorse ore. Secondo il giudice, infatti, ci sarebbe la prova che gli incarichi di consulenza per i quali si sarebbero "giustificati" i versamenti, sarebbero "fittizi".

In altri termini l'imprenditore (come lui anche altri) avrebbero pagato per vincere appalti sfruttando l'influenza di Verdini junior in Anas. Le dimissioni di Tomarchio hanno provocato un vero e proprio scossone nella società che ora verrà guidata dalla presidente Irene Gemmo. La decisione di queste ore nella società di Arcugnano è sicuramente volta a tutelare la reputazione della società che ha tutta la volontà di chiarire prima possibile la vicenda giudiziaria.

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