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Maltempo, Zaia chiede lo stato di crisi: "Vicenza salvata dai bacini di laminazione e dalle opere idrauliche"

Il punto sulla situazione fatto in conferenza stampa dal Governatore del Veneto e l'assessore Bottacin

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La città di Vicenza è stata messa a dura prova dalle forti precipitazioni che negli ultimi due giorni hanno colpito l'intero Veneto, ma come ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia oggi, mercoledì 28 febbraio 2024, in conferenza stampa il disastro è stato evitato grazie alla opere idrauliche e ai bacini di laminazione. Ma l'allerta non è rientrata e anche domani, giovedì 29 febbraio 2024, sarà una giornata delicata.

Maltempo, Zaia chiede lo stato di crisi per il Veneto

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha richiesto lo stato di crisi per l'emergenza maltempo che ha colpito il Veneto, e in particolare la città di Vicenza, negli ultimi due giorni.

Zaia in conferenza stampa

Lo ha dichiarato questa mattina nella conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Protezione Civile regionale a Marghera, assieme all'assessore Giampaolo Bottacin, hanno illustrato la situazione attuale in Veneto.

"Ho firmato il decreto dello stato di crisi, poi non so se Roma ci darà i schei, ne avanziamo comunque tanti. Ho nominato l'assessore alla Protezione Civile Bottacin a capo dell'unità di crisi", ha dichiarato il governatore Zaia. "La situazione è ora sotto controllo. Ringrazio i volontari della protezione civile e i cittadini per aver seguito le indicazioni, ma faccio un ultimo appello: si evitino gesti eroici, i curiosi creano solo impicci e rischiano la vita per fare i video. Evitate di andare sugli argini, perchè possono anche cedere".

 

Durante il punto con la stampa, Zaia e l'assessore Bottacin hanno illustrato la situazione in Veneto. Oltre al Retrone, che è sorvegliato speciale in queste ultime ore, anche se pare abbia raggiunto una fase statica in cui il livello dell'acqua ha smesso di aumentare, e il Bacchiglione che non ha mai superato il terzo livello di guardia grazie anche ai bacini di laminazione che sono stati aperti l'Orolo e il Caldogno, sotto controllo sono anche il fiume Bisatto a Padova e l'Alpone a Verona. Ma per ora la situazione sembrerebbe essere sotto controllo.

L'intervento dell'Assessore Bottacin

Zaia: "Vicenza salvata dai bacini di laminazione e dalle opere idrauliche"

Grazie ai bacini di laminazione, ha spiegato l'assessore Bottacin, a Vicenza sono stati tolti quasi 3 milioni di metri cubi di acqua.

"Acqua che sarebbe altrimenti finita negli scantinati delle case", ha sottolineato Zaia.

Per quanto riguarda la città di Vicenza, l'assessore ha precisato che le criticità in città non sono state causate dai livelli dei fiumi, Bacchiglione e Retrone:

"Il Retrone è un corso d'acqua corto, 11 o 13 km, ed è un immissario del Bacchiglione. Abbiamo avuto dei problemi perché in questi giorni ha piovuto proprio sul Retrone dove si sono riversato 150 mm di acqua cumulata e così il fiume ha superato il terzo livello di guardia e ha straripato nel Parco del Retrone, che è una sorta di vasca di laminazione naturale. Si sono allagati due o tre condomini".

"Per quanto riguarda la zona dello stadio - ha precisato Bottacin - sono state le precipitazioni intense e il sistema fognario che non è riuscito a smaltire l'acqua le cause dell'allagamento, ma non è una zona interessata dai fiumi.

Zona stadio allagata (foto da Facebook)

"Speriamo in un rapido ritorno alla normalità - ha aggiunto Zaia - e che le linee ferroviarie che sono state chiuse siano presto riaperte".

Per concludere il Presidente del Veneto ha sottolineato che il disastro è stato evitato grazie alle opere che sono state realizzate in questi anni, dal 2010 ad oggi. Nono solo i bacini di laminazione che sono stati costruiti per evitare le esondazioni, ma anche il consolidamento degli argini.

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