A Camisano Vicentino

Lavoratori ItalGelato in lotta: un mese di picchetto contro i licenziamenti improvvisi

Da oltre un mese i dipendenti protestano giorno e notte contro la chiusura dell'azienda. In bilico tra la cassa integrazione e l'incentivo all'esodo, i lavoratori attendono una soluzione concreta

Lavoratori ItalGelato in lotta: un mese di picchetto contro i licenziamenti improvvisi
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È passato ormai un mese dall'inizio del picchetto di lavoratori davanti le porte dell'azienda ItalGelato, a Camisano Vicentino. Lo scorso 22 agosto 2024, la notizia improvvisa della chiusura dell'azienda ha lasciato i dipendenti senza lavoro e senza certezze. Da allora, 14 dei 40 dipendenti rimasti hanno iniziato un picchetto permanente, sostenuti dalla CGIL, per difendere i loro diritti e cercare di strappare un accordo che eviti il licenziamento (in copertina: i lavoratori di ItalGelato davanti all'azienda).

Un mese di picchetto, ma ancora nessuna risposta

"Hanno detto giovedì che venerdì sarebbe stato l'ultimo giorno di lavoro. Un solo giorno di preavviso", racconta al TGR Andreea Zvoristeanu, una delle lavoratrici coinvolte. Da quel momento, è iniziata una lotta che dura da oltre un mese, con i dipendenti che presidiano l'azienda giorno e notte, nella speranza di una soluzione.

"È un mese che siamo qui, giorno e notte" aggiunge Maria Angela Canaglia. "Due volte sono andati al tavolo, ma ancora non c’è stato un accordo. Io personalmente mi sento presa in giro, con tutti i sacrifici che ho dato per questa azienda. Tante ore di lavoro, anche ho fatto doppi turni per necessità".

A fare da eco alle parole di Maria Angela è anche Aziz Morchid, che esprime tutta la sua frustrazione: "Sono qui da 24 anni e non sono mai stato disoccupato. È una cosa terribile".

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Il sostegno della CGIL

Dopo due incontri in Regione, la prospettiva è incerta: cassa integrazione fino a dicembre o un incentivo all'esodo volontario. Ma i lavoratori non mollano e continueranno a lottare finché non avranno certezze.

"Devo cercarmi un altro lavoro", afferma Andreea con amarezza. "Hanno detto di aver trovato un accordo, ma aspetteremo finché non avremo le carte in mano".

La loro determinazione è palpabile, e come sottolinea al TGR Giacomo Parolo, della FLAI CGIL Vicenza:

"Speriamo che arrivi alla chiusura, però io mi auguro che questa lotta abbia cambiato ognuno di noi, tutti i lavoratori e che ci abbia insegnato a tenere la testa alta".

Nel frattempo, Aziz, Maria Angela e Andreea continuano imperterriti la loro protesta, estendendo il loro messaggio anche sui social, pubblicando video e messaggi sia in italiano che in altre lingue. Di seguito, alcuni post pubblicati sulla pagina ufficiale del Sindacato.

 

 

A supportare i dipendenti, la sede vicentina della FLAI CGIL ha esteso la protesta fino a Modena, alla sede di ItalPizza, gruppo di cui fa parte ItalGelato. Di seguito, il video pubblicato su Facebook:

Si arriva all'accordo per il rilancio di ItalGelato

Nel frattempo, durante l'incontro odierno del tavolo regionale, coordinato dall'Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, è stato raggiunto un importante accordo per cercare di superare la crisi dello stabilimento Italgelato di Camisano Vicentino. L’assessore al Lavoro Valeria Mantovan ha dichiarato:

"Si conclude un’impegnativa fase di negoziazione. Anche grazie alla mediazione dell’Unità di crisi aziendali regionale, è stato siglato oggi un accordo che, per lo stabilimento Italgelato di Camisano Vicentino, impegna il gruppo proprietario a farsi parte attiva, almeno fino alla fine dell’anno, nella ricerca di un subentrante che possa garantire il rilancio dell’azienda".

Valeria Mantovan

L'accordo prevede anche l’uso di ammortizzatori sociali e politiche attive per il reimpiego dei lavoratori, inclusi quelli della GT Service. Mantovan ha poi aggiunto:

"Siamo ottimisti rispetto al buon esito dell’azione, anche perché la proprietà ci ha confermato l’interesse di potenziali investitori industriali. Continuiamo a puntare alla continuità industriale per non disperdere importanti competenze del nostro territorio e non abbiamo lasciato indietro nessuno".

"Mi ritengo soddisfatta del risultato odierno", conclude l'Assessore, "ma il percorso per salvare e rilanciare l’impianto è appena iniziato".

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