La Stele di Isola Vicentina esposta a Venezia, Zaia: “Prima testimonianza storica del termine ‘Venetkens’”
È una pietra basaltica scura, chiamata localmente “saso moro”, resa molto chiara dai secoli.
Da oggi una riproduzione fedele della Stele di Isola Vicentina è esposta a Venezia, a Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto.
La Stele di Isola Vicentina esposta a Venezia
Una grande pietra del Quarto secolo a.C. su cui è incisa una scritta in antica lingua venetica altamente simbolica perché si tratta della più antica testimonianza archeologica in cui compare il termine “Venetkens” ossia “Genti venete”.
“È un vero documento del nostro popolo perché, tra quelli conosciuti, è il primo nella storia in cui si parla dei Veneti – ha sottolineato il Presidente della Regione del Veneto -. È una vera pietra miliare della nostra storia ed ho piacere che ora sia rappresentata nella principale sede regionale perché è anche l’occasione di conoscere un bel episodio di senso civico. Chi la ha trovata poteva non dire niente e magari tenersela a casa. Invece la ha correttamente affidata alle autorità competenti, facendo in modo che un simbolo così importante sia di godimento collettivo”.
La stele, infatti, è oggi conservata al Museo Archeologico di Vicenza. È stata rinvenuta per caso nel 1992 in località San Marco, ad Altura di Isola Vicentina.
È una pietra basaltica scura, chiamata localmente “saso moro”, resa molto chiara dai secoli. Il testo inciso – come è stato illustrato – riporta il termine “Venetkens” nel messaggio di ringraziamento da parte di uno straniero che ha donato la stele alla comunità locale dopo essere stato accolto e aver trovato una nuova patria in quel territorio.
La riproduzione della stele è stata consegnata al Governatore dal primo cittadino di Isola Vicentina, accompagnato dai rappresentanti del “Gruppo Bici El Leon” che ne ha curato la realizzazione e la donazione. Lo stesso gruppo, negli anni scorsi, ne ha realizzato due altri esemplari. Uno è stato portato a Marau nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul, dove risiedono moltissimi discendenti di immigrati veneti. L’altro è stato collocato al centro della rotatoria “Venetkens” a Isola Vicentina, predisponendo alcune tavole informative che illustrano la storia e le peculiarità di questo reperto.